Primi 45′ da incubo, con la squadra di Pioli sotto di 2 gol. La ribaltano Dodo, Ranieri e Dzeko
La Fiorentina scavalca il playoff della Conference ma sorride solo nel finale, scrive La Nazione, visto che la gara di ritorno di ieri sera contro il Polissya, fino al lampo di Dodo che ha aperto finalmente il match, era stata una guida pratica di tutto quello che non si deve fare se si vuole vivere la stagione con ambizione di risultati e buon gioco. Il 3-2 (gol di Dodo e di Ranieri apparso in campo un minuto prima di segnare e infine Dzeko) è infatti arrivato soltanto dopo un’ora fatta di errori, gioco impalpabile e idee offuscate dalla paura.
Neppure l’allenatore Rotan avrebbe immaginato il vantaggio del Polissya dopo un minuto e 38 secondi, quando Nazarenko è veloce ad approfittare di una incomprensione fra Comuzzo e De Gea. Episodio a parte, la Fiorentina però in campo sembra non esserci. Centrocampo e attacco sono troppo slegati e sulla corsia dove incrociano Viti e Parisi, il Polissya affonda con una facilità disarmante. E proprio da un’incursione di Talles Costa (di tacco), nasce il raddoppio con un gran gol dalla distanza di Andrlyevskly imboccato da un rilancio sfortunato di Marì. No, la squadra viola non c’è e quando il cronometro si avvia verso la fine del primo tempo, lo score delle azioni da rete rimane inchiodato su un preoccupante ‘zero occasioni’. La prima (debole e centrale) conclusione in porta è di Fazzini (37’). Punto.
Nel secondo tempo Pioli inserisce due dei big, ovvero Gud (fuori Ndour) e Gosens (per Parisi). Tocca però a Fazzini, il più lucido della serata, ridare energia alla Fiorentina. Incursione da manuale, doppio dribbling e conclusione rasoterra con palla, beffarda, che si stampa sul palo. Il sospiro di sollievo che allontana la paura di non saltare il playoff arriva con un contropiede (sicuramente l’azione più significativa del match) e un assist di Gosens per Dodo che calcia a botta sicura e dimezza lo svantaggio. Il Polissya si sgretola e prima Ranieri e poi Dzeko ribaltano il match della grande paura.

Di
Redazione LaViola.it