 
																												
														
														
													Esordio spumeggiante per la Fiorentina. L’articolo de La Repubblica, che parla anche del bel gesto di Tomovic.
La nuova maglia col panta nero è bellissima. E la Fiorentina la onora con sei gol e tenendo in pugno la sua prima partita dall’inizio alla fine. Non c’è storia: il Chievo si arrende davanti alla concretezza di una squadra che Pioli vuole spumeggiante. Ma siamo all’inizio, e il gioco spumeggiante da queste parti latita da un pezzo. Sei gol però sono tanta roba e il Franchi può solo godere.
NUOVO CENTROCAMPO. In tribuna c’è Simeone padre che guarda il figlio sbattersi come al solito e alla fine trovare pure il gol. C’è anche Badelj, il regista che non c’è più. Il tecnico ha sorpreso tutti schierando in quel ruolo Edimilson Fernandes. Norgaard deve capire come funziona, Dabo è troppo difensivo per una partita come questa. Fernandes se la gioca senza strafare, ma quello che può far svoltare il centrocampo è Gerson, autore del secondo gol ( tocco facile da due metri) ma giocatore tecnicamente superiore e autore di una giocata di livello che apre a Chiesa la strada del quarto gol. Se lui gira, il reparto, col rientro di Veretout, inizia a diventare davvero una cosa seria.
Ma il gesto più bello è di Tomovic, che dopo aver segnato la rete del 4-1 alza le dita al cielo col numero tredici. Un pensiero per Davide. Bravissimo Nenad, vero signore.
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
																							 
									 
									 
									 
									 
														 
														 
														
Di
Redazione LaViola.it