Rassegna Stampa

Fiorentina, obiettivo Europa League: tre vie per raggiungerlo

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I viola puntano a fare uno step importante anche in Europa dopo due anni di Conference League

Tre vie per l’Europa (League), che è l’obiettivo fissato e dichiarato di squadra e club, ma due possono già prendere una direzione ben precisa nel giro di otto giorni. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.

Quelli che separano il Milan dalla Juventus e dentro cui c’è l’Atalanta, per l’andata in questo caso della semifinale di Coppa Italia. Otto giorni esatti, tre partite dal consistente peso specifico. La Fiorentina sa di essere di fronte a una specie di bivio, anzi a un bivio vero e proprio. Di là c’è l’Europa.

BIANCOROSSONERI

Tutto comincia dal Milan che sarà alla ripresa del campionato e non finisce alla Juventus, per di sicuro dopo la trasferta di Torino sarà possibile guardare il quadro delle ambizioni viola con una nitidezza che adesso non c’è. Come quando si è passati alle immagini tv in hd. E così sarà, sommando quello che la squadra di Italiano sarà riuscita a fare mettendo insieme i rossoneri, che saranno al “Franchi” sabato 30 marzo, e i bianconeri che invece Biraghi e compagni andranno a trovare a casa loro domenica 7 aprile.

Due avversarie tutto fuorché banali per mille motivi, due appuntamenti che peseranno comunque tantissimo sulla classifica della Fiorentina. Se sarà riuscita a ottenere il massimo o quasi (4-6 punti), rilancerà in sincrono sia la classifica valorizzando i 6 punti conquistati post sconfitta di Bologna contro Empoli, Lazio, Torino e Roma nei tre turni precedenti al rinvio della partita di Bergamo, che ambizioni mettendola nelle condizioni di poter avere quale alleato un calendario successivamente più morbido, mentre se viceversa dovesse ottenere poco o nulla i 43 punti attuali potrebbero diventare il freno a mano (tirato) per la rincorsa viola.

DENTRO O FUORI

Il campionato è una delle tre vie per l’Europa (League), la più lunga ma anche la più significativa per la lunghezza e la complessità del percorso da fare, e quindi anche la più idonea per attestare la crescita del progetto e con essa i nuovi risultati raggiunti. Un’altra via è la Conference League (chi la vince guadagna in automatico un posto alla competizione sopra per importanza).

E la terza è la Coppa Italia che garantisce lo stesso premio della Conference. E mercoledì 3 aprile la Coppa Italia torna sulla scena a distanza di quasi tre mesi dai quarti disputati contro il Bologna (9 gennaio) con l’andata della semifinale.

L’andata è Fiorentina-Atalanta, primi 90 minuti dei 180 che assicurano il pass per la finale dell’Olimpico e se è vero che quel pass sarà assegnato soltanto al termine del ritorno in programma il 24 aprile a Bergamo, è altrettanto certo che l’esito della sfida del “Franchi” avrà già un’incidenza notevole.

E piazzata nel mezzo tra il Milan e la Juventus comporterà un surplus di stress psicologico e tensione agonistica che Biraghi e compagni dovranno essere bravi a trasformare in energie da trasferire sul campo. Perché le vie per l’Europa sono tre, ma due si presentano subito con un incrocio che deciderà la strada giusta.

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