Rassegna Stampa
Fiorentina, “nun fa la stupida stasera”. Che occasione all’Olimpico
Viola in campo questa sera all’Olimpico contro la Roma. Gara difficile ma che rappresenta anche una grande occasione per la squadra di Italiano
Fiorentina, «nun fa la stupida stasera». Potremmo prendere in prestito una canzone popolare romana per dare il senso alla partita di stasera all’Olimpico. Perché per i viola quella rappresenta una sfida (parecchio) difficile ma, allo stesso, una straordinaria opportunità. Scrive il Corriere Fiorentino.
Là, dove tutto ebbe inizio. Era il 22 agosto del 2021 e i viola, da un paio di mesi guidati da Vincenzo Italiano, si presentavano all’appuntamento con la prima giornata di campionato reduci da qualche salvezza ottenuta a stento. E con la curiosità di chi voleva capire cosa sarebbe successo col nuovo allenatore. Due anni e mezzo dopo, Biraghi e compagni arrivano all’Olimpico con due finali di coppa alle spalle, un paio di qualificazioni alla Conference e con la prospettiva, in caso di successo, di un doppio salto in alto in classifica. Vincere infatti, vorrebbe dire scavalcare sia la Roma sia il Napoli e balzare (da soli) al quarto posto, in zona Champions.
Basta questo insomma per capire quanta strada è stata fatta da quella serata di fine estate
Ma nel calcio, si sa, non c’è tempo per voltarsi indietro. E così, in un Olimpico per l’ennesima volta completamente esaurito e pronto a stringersi più forte come mai attorno al mister portoghese, la Fiorentina è chiamata all’ennesimo crash test. Un esame complicato, contro una squadra che non giocherà un calcio esaltante (anzi) ma che ultimamente ha trovato quello che manca ai viola: la continuità. Tre vittorie e un pareggio nelle ultime quattro, per i giallorossi. Che dopo un avvio di stagione condizionato dalle assenza adesso possono contare praticamente su tutta la rosa.
Soprattutto, possono contare su Dybala e Lukaku. Probabilmente, Lautaro-Thuram a parte, la miglior coppia di attaccanti del campionato. Molto, passerà da lì. Evitare i soliti «colpi di sonno» difensivi e cercare di essere il più possibile concreti là davanti. È questa la strada per andare oltre l’ostacolo e sfatare quello che è diventato un vero e proprio tabù. Sia per Commisso (8 sconfitte e un pareggio all’Olimpico da quando ha acquistato la Fiorentina). Sia per Italiano che, sulla panchina viola, non ha mai vinto in casa della Lazio e della Roma.
Certo, l’impresa sarebbe meno complessa se la Fiorentina ci fosse arrivata fresca e riposata. Invece no
Colpa di quello sciagurato primo tempo col Parma, che ha costretto l’allenatore a spremere giocatori che avrebbe voluto risparmiare. A proposito. La buona notizia sta nella convocazione di Nico Gonzalez, recuperato dal risentimento muscolare. E pronto a dare una mano anche se quasi certamente partirà dalla panchina. Sugli esterni quindi sono in tre (Kouame, Ikoné e Sottil) per due maglie.
Là davanti poi resta aperto il ballottaggio tra Beltran (inseguito dalla Roma in estate) e Nzola. Di certo ci sarà Bonaventura, così come Arthur e Duncan in mezzo. In difesa sicuri del posto Kayode, Milenkovic e Biraghi, con Ranieri e Quarta in gioco per l’ultima maglia. «La Fiorentina gioca per i nostri stessi obiettivi», ha detto Mourinho. Parole alle quali i viola dovranno rispondere con i fatti.