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Fiorentina, niente fretta per il nuovo ds: i primi nomi, da Giuntoli a Maldini. Per la panchina c’è la suggestione… Palladino
Non accadrà niente a stretto giro di posta sul fronte della scelta del nuovo direttore sportivo. Gara col Lecce decisiva per il futuro di Pioli
Non è lecito attendersi il sostituto di Daniele Pradè a stretto giro di posta. O almeno, la Fiorentina non vuole accelerare i tempi per non prendere decisioni frettolose. Le dimissioni di Pradè, poi accettate da Commisso, sono arrivate a sorpresa stamani al Viola Park. Lo stesso dg Ferrari (che avrebbe provato a far cambiare idea al ds) ne ha preso atto in mattinata. Chiaro che adesso il club voglia prendersi del tempo, almeno un paio di giorni, per capire come muoversi sul fronte del nuovo dirigente. Che comunque arriverà entro breve, magari nel giro di una settimana. Difficile che la scelta ricada sulla promozione di Goretti, che gestirà questi giorni insieme a Ferrari. Le prime idee sono quelle di sempre, circolate nelle ultime ore sui social, più o meno caldeggiate dai tifosi. Il nome di Cristiano Giuntoli è già rimbalzato più volte accostato alla Fiorentina. C’è chi auspica invece il coinvolgimento di Paolo Maldini. Vedremo.
SUGGESTIONE PALLADINO. In questo clima la Fiorentina prepara la gara con il Lecce. Si è capito da giorni che sarà decisiva per la panchina di Stefano Pioli, anche se a questo punto la decisione di un eventuale esonero non sarebbe nelle mani del direttore sportivo, ma probabilmente di Rocco Commisso. Nelle ultime ore, complice l’addio di Pradè, è tornato con forza a circolare il nome di Raffaele Palladino, che ha lasciato la Fiorentina per i dissapori proprio con l’ormai ex ds romano. Ma che ha conservato un buon rapporto sicuramente con alcuni calciatori della rosa. In questo momento non risultano contatti tra le parti, ma la suggestione sta crescendo con il passare delle ore. Vedremo – anche in base a quel che accadrà in campo domani – cosa deciderà Commisso. In corsa restano sempre Vanoli e Thiago Motta, con De Rossi ormai in secondo piano dopo l’addio di Pradè.
