Fiorentina ‘Little Italy’: giovani talenti crescono

Per la prima volta quattro figli del settore giovanile in campo come titolari, la Viola è tra le più giovani del campionato.

Little Italy, lo dice il nome stesso, è un piccolo pezzo d’Italia nel cuore di New York. Ed è lì che Rocco Commisso ha iniziato il suo viaggio verso il successo. Non a caso, in qualche modo, ha voluto che la Fiorentina visitasse quelle strade. Era il 21 luglio scorso quando, con gli occhi pieni di commozione, il presidente viola accolse Montella e i suoi ragazzi in quella che era stata, e per sempre resterà, «casa sua». Castrovilli partì da lì, e adesso, 11 partite da titolare dopo, è il principe del centrocampo viola. Prestazioni da urlo e gol, scrive il Corriere Fiorentino. 

TALENTI. Domenica sera la Fiorentina ha mandato in campo una… Little Italy. Oltre al numero 8 infatti, son partiti dal primo minuto anche Venuti, Ranieri e Chiesa. Quattro ragazzi (italiani) cresciuti in un settore giovanile che non finisce di sfornare talenti. Basta pensare a Bernardeschi, tanto per citarne uno. Non era mai successo prima che i quattro giocassero insieme, dal primo minuto.

GIOVANI. All’esordio contro il Napoli, invece, Montella aveva schierato la formazione in assoluto più giovane del campionato. Una media di 23,5 anni: soltanto il Milan visto l’altra sera con la Lazio (23,6) si avvicina. Nelle prime quattordici formazioni più giovani, ben quattro sono viola. Quella col Parma, per l’esattezza, aveva un’età media di 25,2 anni. Venuti, gol di Gervinho a parte, ha giocato una partita quasi perfetta contro l’avversario certamente più scomodo. Lo stesso Ranieri, al fianco di Milenkovic, non ha sbagliato praticamente niente. Ordinato, preciso, pulito. Di Castrovilli si è già detto, mentre una serataccia non può bastare a mettere in discussione il valore (enorme) di Federico Chiesa.