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Le (ultime) speranze del presente, lo sguardo già al futuro. Sosta e volata finale, verso la (mezza) rivoluzione

La sosta per le Nazionali consegna una Fiorentina all’ottavo posto, a -5 dal Milan settimo e -7 da Atalanta e Inter quinte. Quattro risultati utili consecutivi per i viola, con porta inviolata nelle ultime tre occasioni e due vittorie arrivate in zona Cesarini. Una bozza di continuità, ma in pochi hanno realmente gioito per i recenti risultati. Anzi, il malumore di fondo aleggia costante insieme alla sempre più corposa fazione che parla di indifferenza.

Sarà per quell’ottavo posto che dopo anni di quarte e quinte posizioni, sa di mediocrità. Sarà per le tante contraddizioni interne che caratterizzano tutto il comparto viola. Sarà, soprattutto, perché ormai più che al presente si pensa al futuro. Un ‘patto per l’Europa’, è stato definito prima di Crotone da società, allenatore e gruppo. Una volata finale da vivere con la voglia di non mollare, nonostante tutto. La squadra prova a crederci, e nelle ultime due gare nonostante i ritmi a tratti molto compassati, sono arrivati due gol nel finale, sintomo magari di idee di gioco non convinte ma anche della volontà di non deludere.

Nove gare prima della fine, con Sousa che ha concesso anche stavolta quattro giorni di riposo ai suoi. Con dodici giocatori che mancheranno dal gruppo perché impegnati in Nazionale. Insomma, non il miglior modo per tenere alta la tensione su Campo di Marte. Ma tant’è, obiettivo reale o meno, questa ‘corsa all’Europa’ magari potrà dare più verve in questo sobrio finale di stagione. Perché poi, ormai si pensa molto al futuro. Alla Fiorentina che sarà. Nonostante le parole e quel che esce da casa viola. In queste due settimane senza partite si parlerà molto di nuovo allenatore, di pro e contro, di moduli e giocatori futuri. Di come potrà essere la nuova Fiorentina, quella che nella testa della società dovrà aprire un nuovo ciclo. Anche a livello di investimenti, visto che le problematiche di bilancio sono praticamente state superate (a detta dei diretti interessati) con la ‘cura Corvino’. Previsti dei vertici mirati al centro sportivo, ed anche i procuratori hanno iniziato in settimana a fare il punto con il dg viola.

Un nuovo corso più ‘equilibrato’, fatto di freschezza, tanti ‘tagli’ e ripartenza dai giovani. In mix con giocatori d’esperienza. Come fu con Prandelli e poi con Montella. Sportiello, Astori, Vecino, Saponara, Chiesa saranno la nuova base, per Bernardeschi l’obiettivo univoco è tenerlo almeno un’altra stagione, ma ci sarà da resistere ad un’estate molto calda. Poi in tanti partiranno: da Gonzalo a Tatarusanu, da Badelj a Ilicic, passando probabilmente anche da Kalinic. E diversi acquisti non azzeccati degli ultimi mercati. Entrerà insomma un bel gruzzoletto nelle casse viola, almeno 60-70 milioni più il taglio di ingaggi pesanti. Vedremo se ci sarà la voglia di tornare a far calcio, di investire, di ricominciare con un progetto serio. Qui si giocherà la partita più importante, in un rapporto con Firenze da ricucire. Tra la voglia di credere (ancora) nel presente, e la mente che va già al futuro.

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