Editoriali
Fiorentina, l’ambizione costa: la rivoluzione deve essere profonda e senza errori
Per fare ciò che i dirigenti viola hanno detto in conferenza stampa alla Fiorentina servirà un mercato ricco e senza alcun tipo di intoppo
Il mercato deve ancora entrare nel vivo ma quelle parole di Pradè in conferenza stampa continuano a riecheggiare a Firenze, specie leggendo i primi nomi accostati alla formazione di Palladino.
Il punto di partenza è l’ambizione, l’ambizione di una formazione che, per stessa ammissione dei suoi dirigenti, vuole puntare più in alto dell’ottavo posto. Ma è anche l’ambizione di chi sa di non poter più sbagliare nulla sul mercato. Perché per scalare la classifica e superare una di quelle davanti, ricordando che ci sono otto squadre pronti via davanti alla Fiorentina, Napoli compreso, e che di queste almeno 6-7 partiranno con l’obiettivo Champions League, Pradè e Goretti non avranno margine d’errore.
Infatti per rosicchiare punti e scalare posizioni servirà un mercato ricco, incentrato sulla qualità, e assolutamente privo di errori. Perché da una proprietà che si dice ambiziosa e volenterosa di scalare la classifica non ci si possono più aspettare colpi a vuoto come negli ultimi anni. Ma la qualità c’è, anche a buon mercato, va saputa trovare in Europa e nel mondo.
La Fiorentina è convinta di aver fatto uno scouting profondo e capillare nei principali campionati, tanto che pare ci si voglia concentrare su giocatori perlopiù stranieri. Dai primi nomi che sono emersi non sembrerebbe proprio così. Ma è altrettanto vero che i nomi che leggiamo oggi sono perlopiù scaramucce di mercato, voci, sondaggi e poco altro.
Come per esempio Retegui. Attaccante che certo non infiamma il tifoso viola ma di cui si sente tanto parlare in ottica Fiorentina. Ma attenzione perché Retegui giocherà l’Europeo e non si è mai vista una formazione che vende il proprio attaccante di riferimento prima di una competizione del genere. E il perché è ovvio: male che vada la valutazione resterà quella di adesso, bene che vada il Genoa potrà intascare ben più di quanto chiede adesso. Dunque sarebbe una mossa poco intelligente quella di vendere Retegui prima della fine dell’Europeo.
E se è poco ambizioso l’attaccante del Genoa lo è ancor meno Belotti
Attaccante arrivato a gennaio e già scaricato dalla Fiorentina. Sia da Commisso che nella famosa lettera del 4 giugno parlava così: “Mi dispiace e chiedo scusa per il mercato di gennaio, anche io mi aspettavo e speravo in qualcosa di più per aiutare la squadra“.
Nello stesso giorno, in conferenza stampa, Pradè ha analizzato così la situazione in attacco: “Riconosco che uno dei miei errori principali è stato non sostituire adeguatamente Vlahovic. Tuttavia, voglio sottolineare che tutti quelli che sono arrivati dopo hanno fatto il loro dovere. Uno degli obiettivi principali per questa estate sarà trovare un attaccante forte“. Parole chiare che non lasciano porte aperte al Gallo, almeno non nel ruolo di centravanti di riferimento della Fiorentina.
Insomma si torna al punto di partenza: per fare una stagione ambiziosa, per avere una squadra più forte dell’ottavo posto serve agire, velocemente, senza errori e con tanti soldi a disposizione. La Fiorentina è davvero in grado di fare tutto questo?