Viola sconfitti al Franchi da una Lazio cinica. Mentre la squadra di Italiano ha sbagliato di tutto senza mai trovare la via del gol
La Lazio voleva continuare a salire e a sognare, la Fiorentina puntava a ripartire in campionato dopo la prima vittoria in Conference League. Alla fine sorride solo la squadra di Sarri. Che espugna il Franchi con quattro gol, due per tempo, senza subirne alcuna. Nonostante ai viola non siano mancate le occasioni (al solito non sfruttate a dovere) prima di sfaldarsi nel finale e finire bersaglio dei fischi dei propri tifosi. Scrive Tuttosport.
Una sfida che non ha tradito le speranze del popolo biancoceleste e inserisce la squadra di Sarri fra le partecipanti al gran ballo della Champions. Quarta vittoria di fila (non accadeva dai tempi di Pioli), terzo 4-0 consecutivo, altra gara senza subire gol (record). Numeri che permettono alla Lazio, nel giorno della 300ª di Immobile in A coronata ovviamente dall’ennesimo gol, di agganciare Udinese e Milan a quota 20, a tre dalla capolista Napoli.
Ben altri sono invece i numeri della Fiorentina
Secondo ko di fila, scavalcata in classifica da Monza e Salernitana, a 4 punti dalla zona rischio. I viola non perdevano al Franchi dal 27 aprile anche allora 4-0 con l’Udinese. La La Lazio, 8 vittorie negli ultimi 11 confronti, si conferma la bestia nera. «Paghiamo la poca concretezza – afferma Italiano, 5 ko in altrettante gare contro Sarri – Gli ultimi minuti sono da cancellare, abbiamo abbandonato la partita, non era mai accaduto. Ma 4-0 è un risultato bugiardissimo. I fischi? Li capiamo, sono una sconfitta per noi».
Dopo 25’ la gara pareva già segnata per i viola che pure attaccavano senza però riuscire a pungere. La nota dolente di questa Fiorentina. Il calcio richiede soprattutto una cosa: buttarla dentro. La squadra di Sarri lo sa fare come pure difendersi mixando qualità e fisicità. Un muro che si sta dimostrando difficilmente scalfibile. I cambi non hanno premiato Italiano che ha lasciato fuori ancora Cabral per la seconda volta di fila e ancora ha schierato Jovic in un ruolo che forse non gli si addice.
I cambi hanno invece fruttato a Sarri il tris (di Luis Alberto) prima del poker nel recupero di Immobile che già aveva colpito poco prima una traversa. Mica poteva mancare il capitano-bomber alla notte da sogno della sua squadra.
Di
Redazione LaViola.it