Da quinta retroguardia meno bucata, in un anno la difesa della Fiorentina è passata a essere quartultima. Viola a caccia di punti, anche se sabato c’è la Lazio
Ormai è chiaro: la Fiorentina dovrà lottare fino alla fine, forse addirittura fino all’ultima giornata, per rimanere in Serie A. Lo si era capito da settimane, visto l’andamento ormai consolidato della brigata viola. Quando sembrava che una vittoria potesse aprire le strade a una salvezza tranquilla, Pezzella e compagni ripiombavano in una crisi di risultati (sulle prestazioni meglio stendere un velo pietoso).
TREND NON TREND. Dopo la vittoria contro lo Spezia il 19 febbraio arrivavano infatti due sconfitte consecutive contro Udinese e Roma e un pareggio contro il Parma penultimo. Dopo l’1-4 del 13 marzo contro un’altra diretta concorrente, il Benevento, i viola subivano una sconfitta casalinga col Milan, un pareggio col Genoa e altre due sconfitte di fila contro Atalanta e Sassuolo.
Dopo la sofferta vittoria con l’Hellas e il buon pareggio contro la Juve, non è arrivata una sconfitta ma un pareggio molto amaro, quello di domenica contro il Bologna. Un risultato mal digerito per come è maturato, per la diversità di obiettivi delle due squadre e per il peso strategico che poteva avere una vittoria in vista del calendario delle ultime quattro giornate.
DIFESA HORROR. Paradossale come in due stagioni difficili come quella attuale e quella precedente siano cambiate le variabili. Se l’anno scorso i viola si salvarono per una buona solidità difensiva a fronte di una fase offensiva lacunosa, quest’anno la Fiorentina ha sfruttato un attacco quantomeno sufficiente (quasi esclusivamente merito della straordinaria consacrazione di Vlahovic), mentre in difesa si sono viste cose da film horror. Nel 2020-21 sono infatti 57 i gol subiti in 34 partite di Serie A. Al momento i viola occupano il sedicesimo posto nella classifica delle reti subite. L’anno scorso la squadra gigliata concluse la stagione con 48 gol subiti in 38 partite, cifre che le valsero la quinta miglior difesa del campionato.
SINGOLI E NON SOLO. La differenza pesa eccome. Il crollo di rendimento di Pezzella e Milenkovic su tutti ha pesato non poco, ma è tutta la fase difensiva della squadra che commette errori marchiani dalla prima giornata di campionato. Errori di singoli ed errori di reparto, che sono costati ai viola tantissimi punti. Bologna è solo l’ultima di una lunga serie di partite abbordabili in cui i viola hanno gettato al vento punti preziosi per la salvezza a causa di strafalcioni difensivi.
Ed è inutile credere che con il ritorno di Martinez Quarta tra i titolari, acclamato a gran voce da tifosi e stampa, tutti i problemi saranno magicamente risolti. L’argentino merita sicuramente altre chance per quanto dimostrato fin qui, perché è forse l’unico difensore sicuro del posto in vista della prossima stagione e perché i compagni che lo fanno sedere in panchina stanno commettendo disastri. Tuttavia, Quarta non è stato esente da errori nell’ultimo periodo in cui ha giocato, sebbene perlomeno abbia sempre mostrato intraprendenza negli anticipi e nel giocare la palla. Soprattutto, come già detto, non è un singolo che può cambiare le sorti di un reparto e di una fase di gioco che quest’anno ha numeri da zona retrocessione.
Di fronte a un rendimento del genere, non si capisce come possa Iachini presentarsi ai microfoni dopo il Bologna e parlare di “qualche piccola sbavatura”. D’accordo proteggere la squadra (è sempre stato questo l’atteggiamento del tecnico marchigiano), ma a tutto c’è un limite. Di fronte all’evidenza dei numeri di una stagione, peraltro pochi minuti dopo aver subito tre gol fotocopia nella stessa partita, non si riescono a capire dichiarazioni di questo genere, anche se la strategia (giusta o sbagliata che sia) è quella di proteggere il gruppo.
VERSO LA LAZIO. Non sarà facile contro una vera bestia nera degli ultimi anni per la Fiorentina come la Lazio. Gli uomini di Inzaghi hanno cambiato marcia proprio dopo la vittoria con i viola all’andata e sono ancora in piena lotta Champions, visto che devono ancora recuperare la partita col Torino. Una squadra che si conosce a memoria, difficile da affrontare per tutti. Figuriamoci per questa Fiorentina.
I viola contro le sette big del nostro campionato hanno fatto punti solo con la Juve, perdendo con tutte le altre. A quattro partite dalla fine e con lo scontro diretto col Cagliari ancora in ballo, anche solo invertire il trend trovando un punto coi biancocelesti potrebbe rivelarsi determinante per la salvezza. Anche per il morale: portare a quattro la striscia di risultati utili potrebbe aiutare la squadra nel duro rush finale.
Di
Marco Zanini