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Fiorentina, la coop del gol: 48 reti e 17 marcatori. Collettivo da primato

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Solo l’Atalanta ha fatto meglio della Fiorentina, con 18 realizzatori. Il paragone è con la bella stagione del 2015-16, quando in panchina c’era Sousa

Mentre i centravanti studiano la strada per scalare la classifica dei cannonieri viola (Piatek ha segnato 6 gol in 11 partite totali), Vincenzo Italiano continua a lavorare sul collettivo. Sì, perché la Fiorentina con i suoi 17 marcatori diversi (compreso Vlahovic) è la seconda cooperativa del gol della Serie A. Dietro soltanto all’Atalanta (18). Scrive La Nazione.

Era dal 2015/16 che non si registrava un «gruppo» tanto nutrito di giocatori capaci di festeggiare almeno una rete. Alla fine di quel campionato i gol realizzati da 17 diversi interpreti furono 58. Fece meglio la Roma, capace di mandarne a segno 19. Ma si tratta di un piccolo record (uguale a quello del Sassuolo nel 2018/19) che potrebbe essere eguagliato. Sì, anche perché all’appello mancano ancora, per esempio, le reti di Ikoné, l’unico tra i giocatori offensivi a caccia dell’acuto. Ha sfiorato la rete con la Juventus in Coppa Italia, vedendo il pallone schiantarsi sul legno. Ed in questi giorni di sosta si è concentrato proprio sulla precisione balistica.

Nonostante la partenza del centravanti che è stato a lungo ai vertici della classifica marcatori, la Fiorentina si è affidata alla forza del suo collettivo

Meno prolifico ma comunque efficace. Ci ha pensato Torreira, capace di mettere il proprio autografo sul tabellino dei marcatori per due partite di fila per la prima volta in carriera. Così come ci è riuscito Amrabat, per altro nella partita più complicata, contro lo Spezia. In termini di reti, non è affatto da trascurare pure il contributo di quei calciatori subentrati dalla panchina. Capaci di trovare il gol in cinque occasioni (quanto la Juventus).

Ci sono riusciti Saponara (vittoria col Genoa), Maleh (vittoria con la Salernitana), Castrovilli (pari col Verona), Sottil (pari col Cagliari) e pure Cabral. Per continuare a sognare, adesso più che mai, serve l’apporto di tutti. E’ ora che la cooperativa del gol può davvero fare la differenza.

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