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Fiorentina-Juventus 4-2, per i bianconeri 4 salti in padella in 15 minuti…
Prendete il vostro regista preferito, lo sceneggiatore migliore al mondo metteteli assieme e chiedete di buttarvi giù la sceneggiatura di una Fiorentina che vince contro la Juventus al Franchi in una giornata che dovrà rimanere scolpita nella mente e nella storia del club. Bene, sicuramente non sarebbero riusciti a fare quanto accaduto oggi al Franchi.
Esci di casa per andare a svolgere il proprio lavoro, sperando che dopo 15 anni sia sfatato il tabù e che così i viola possano tornare a conquistare la vittoria su bianconeri. Arrivi allo stadio, respiri e vivi a pieno l’atmosfera che si respira fuori dallo stadio, prima fuori e poi dentro lo stadio. Innegabile che anche in sala stampa l’adrenalina sale. Arrivano le formazioni che confermano quando detto, scritto e commentato il giorno prima. C’è chi dice (come me…) che avrebbe prefeferito una Fiorentina con un attacco a tre punte per pressare la difesa della Juventus e cosi ‘allargarla’ per consentire l’inserimento a turno da dietro di Borja Valero e Aquilani ma giustamente l’allenatore è lui è quindi opta per un albero di Natale. Lo stadio si riempie, il fischio d’inizio si avvicina. Le squadre fanno il loro ingresso in campo è in Curva Fiesole appare una fantastica coreografia con un eccezionale Giglio rosso in campo bianco, simbolo inequivocabile di Firenze.
Partiti. Trenta secondi e arriva il primo brivido freddo: Rossi si tocca la schiena, è sofferente. Guarda la panchina per decidere cosa fare. Rimane in campo dopo una ‘tirata’ per le gambe del mitico Fagorzi, mentre Montellamanda a far riscaldare Matos. Rossi resta in campo, ma i minuti passano e la Fiorentina sembra gioca con un giocatore in meno o in alcune situazioni una squadra che fatica molto a giocare con una sola punta. Nel frattempo dal settore dei tifosi juventini sono lanciate due bombe carte nel settore della Curva Ferrovia, in mezzo ai tifosi. Meno male nessuno sembra riscontrare problemi ma la domanda è sempre la stessa: con tanti controlli che ci sono per entrare dentro lo stadio come fanno a passare certe cose, certe armi?erito una Fiorentina con un attacco a tre punte per pressare la difesa della Juventus e cosi ‘allargarla’ per consentire l’inserimento a turno da dietro di Borja Valero e Aquilani ma giustamente l’allenatore è lui è quindi opta per un albero di Natale. Lo stadio si riempie, il fischio d’inizio si avvicina. Le squadre fanno il loro ingresso in campo è in Curva Fiesole appare una fantastica coreografia con un eccezionale Giglio rosso in campo bianco, simbolo inequivocabile di Firenze.
Ci si avvia verso la fine della partita ma Gonzalo tocca Tevez in area, finisce giù. Calcio di rigore che l’argentino realizza e poi si mette a fare la mitraglia, nello stadio di Batistuta. Un affronto che si sarebbe potuto risparmiare. Il morale scende come una colonnina di mercurio al Polo Nord. Speri nella reazione, invece arriva l’errore in comune di Cuadrado e Neto che permette a Pogba di realizzare il 2-0. Anche lui smitraglia…allora è un vizio. Le squadre vanno negli spogliatoi, nell’intervallo si respira l’aria di rassegnazione. Ancora una volta la vittoria non arriverà e qualcuno inizia ad avere dubbi sulla forza di questa squadra, costruita questa estate per portare a casa una delle tre competizioni in cui partecipa (Scudetto, Europa League o Coppa Italia) e conquistare un piazzamento Champions.