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Fiorentina-Juventus: sfida tra filosofie opposte. Italiano affronta Allegri

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Stasera i viola ospitano i bianconeri: squadre all’opposto ormai da molti anni. E stasera non sarà diverso

Governo, e opposizione. Potere, e ribellione. Il viola, contro il bianco e il nero. Benvenuti a Fiorentina-Juventus. E chi ancora la considera «una partita come tutte le altre» farà bene a farsene una ragione. Non è così, e non lo sarà mai. Figuriamoci stasera, con una finale di Coppa Italia in palio e il ritorno a Firenze di Dusan Vlahovic. Scrive il Corriere Fiorentino.

Se possibile insomma, quella di oggi (fischio d’inizio alle 21) sarà ancora più speciale del solito. Sono due filosofie a confronto, che si specchiano nei rispettivi allenatori. Da una parte quello che «chi vuole spettacolo vada al circo». Dall’altra quello che «per me si vince sempre segnando un gol in più dell’avversario». Convinzioni opposte, che trovano conferma nei numeri. La Juventus, con 25 gol subiti è la terza miglior difesa della serie A. La Fiorentina invece là dietro soffre maledettamente. Sono 36 le reti incassate dai viola, che ne fanno l’ottava difesa del campionato.

Se si guarda alla fase offensiva però, il dato vede in vantaggio Piatek e compagni (45 gol segnati, con una partita in meno rispetto ai bianconeri), contro 41. Ma non è solo una questioni di gol. La differenza più grande sta nel gioco. La Fiorentina difende aggredendo in avanti. Baricentro alto, e voglia di avere il costante dominio del match. La Juve è l’opposto: preferisce abbassarsi, per poi colpire in contropiede. Idee che, anche in questo caso, si traducono in numeri.

I viola hanno portato 920 azioni di pressing nella metà campo avversaria, contro le 810 della Juventus. E poi ancora, il possesso palla. Se la banda di Italiano è quarta in serie A (possesso medio 28’56” a gara), Madama si ferma all’ottavo posto, con 26’55” di possesso medio a partita.

Immaginare il copione della sfida di stasera insomma, è fin troppo facile: viola all’attacco e bianconeri pronti a ripartire

Sperando, che sia solo un grande spettacolo. «Invitiamo i nostri tifosi a sostenere la squadra con tutta la loro passione, il loro cuore e la loro straordinaria ironia, facendo sentire per tutti i 90 minuti l’amore per i nostri colori, evitando cori razzisti e discriminazioni che nulla hanno a che vedere con la nostra cultura e la nostra storia», l’appello lanciato ieri dalla società. «Un po’ di sano agonismo va bene — ha aggiunto il sindaco Nardella — benissimo rivolgerci agli avversari con l’ironia che ci contraddistingue e ci diverte, ma non andiamo oltre».

In Questura da giorni ci si prepara all’incontro: sono 800 i tifosi bianconeri attesi, tra cui 150 ultrà. La maggior parte raggiungerà il capoluogo toscano in pullman, ma ci sarà anche chi arriverà con treni e mezzi privati. I servizi di controllo sono stati allestiti ai tornelli, ma anche lungo le vie di accesso allo stadio. Principali arterie cittadine e stazioni. Posti di controllo ai caselli autostradali, da cui i tifosi saranno scortati ai parcheggi.

Ci saranno oltre 500 uomini in divisa (ma c’è una riserva di 400 poliziotti pronti a intervenire). Elicotteri della polizia riprenderanno tutto dall’alto mentre la polizia scientifica sarà ovunque. Allo stadio ci sarà la Digos. La stessa che ha avviato le procedure per l’emissione del Daspo nei confronti di una sessantina di tifosi viola.

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