Rassegna Stampa

Fiorentina-Juve, la partita degli affari è già (stra-)vinta dai viola. Ogni gol di Nico costa 11 milioni. E Kean-Vlahovic…

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Prospettive totalmente ribaltate rispetto all’estate. Con Vlahovic la Juve rischia di mandare in fumo 130 milioni di investimento

Se in campo ci sarà da lottare per conquistare i tre punti, la partita degli affari è già stata stravinta dalla Fiorentina. Vero, contro ogni pronostico estivo, scrive La Nazione.

PROSPETTIVA RIBALTATA. «Kean è soltanto uno sconto per Vlahovic e Gonzalez». Alzi la mano chi non ha mai sentito questa frase tra luglio e agosto, quando Moise fu persino vittima di una serie di video social, montati ad arte, dove lo si vedeva in difficoltà in un tiro a segno col pallone mentre intratteneva i bambini al Viola Park. Venti gol dopo viene da ridere. A tanti, forse non a tutti. Di sicuro non ai dirigenti bianconeri, fiduciosi di aver strappato a Commisso il centravanti del futuro e l’esterno più forte del campionato. In cambio un attaccante da zero gol nella scorsa stagione. Testa calda, si diceva. Spesso infortunato. Ma il campo ha parlato, e Moise in viola è rinato. E sulla sua scia c’è Fagioli.

QUANTI SOLDI. Pagato 33 milioni, Gonzalez ha realizzato tre gol. Ciò vuol dire che ogni rete dell’argentino è costato più o meno 11 milioni. Non pochi. Ogni gol di Kean è invece costato circa 900mila euro. Ballano quei 5 milioni di bonus oltre ai 13 di parte fissa, ma siamo lì. Giochino fine a se stesso ma che spiega come la prospettiva sia stata ribaltata in pochi mesi. Vlahovic non se la passa meglio: è il capocannoniere stagionale della Juve con 14 gol, ma da gennaio è stato ‘panchinato’ da Kolo Muani. Motta con lui sembra essersi arreso, fra i dirigenti serpeggia preoccupazione: il rinnovo è lontano (un film già visto), il rischio di mandare un fumo un affare da 130 milioni complessivi tra cartellino e stipendio è concreto.

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