Le voci dalla Liguria, la trattativa che prosegue, il fastidio dello Spezia. Lunedì interlocutorio, anche se tutti hanno fretta
Le voci del tardo pomeriggio da La Spezia avevano creato un po’ di allarme, le ultime notizie nella trattativa per portare Vincenzo Italiano sulla panchina viola raccontano però di un affare che è ancora in piedi. E va avanti. Certo, il club ligure è a dir poco infastidito per la situazione, visto che il 2 giugno scorso aveva firmato il rinnovo di contratto con l’allenatore (dopo comunque diversi confronti con il tecnico) e stava programmando la squadra per la prossima stagione insieme all’autore di una doppietta storica: promozione e salvezza in A. L’improvviso interesse viola, dopo il brusco divorzio tra la Fiorentina e Gattuso, ha rimescolato le carte. Ma dopo una settimana di contatti, la giornata di lunedì sembrava quella giusta per una svolta. Che non è arrivata.
CLAUSOLA. Si è parlato di possibili contropartite, di una trattativa vera e propria tra le due società. Quello che emerge, invece, è la ferma volontà dello Spezia: pagare la clausola (da un milione netto) per prendere l’allenatore, altrimenti niente. Insomma, in una situazione in cui tutti hanno fretta, il lunedì è stato tutto sommato interlocutorio. La Fiorentina vorrebbe presto annunciare il nuovo allenatore e ripartire con nuovi piani una settimana dopo l’addio di Gattuso, lo Spezia ha fatto capire di voler archiviare – alle sue condizioni – questo scossone inatteso per ripartire a sua volta con un nuovo allenatore. Un cambio di programma di cui la proprietà Platek avrebbe volentieri fatto a meno. Così come i tifosi bianconeri, a dir poco arrabbiati con il tecnico.
STAFF. Resta quindi la possibilità di pagare la clausola rescissoria per portare Italiano sulla panchina viola. Anche se la situazione è in evoluzione. Vedremo se si potrà sbloccare nella giornata di martedì. Vedremo, soprattutto, la reazione del club di Commisso di fronte a questa ferma volontà dello Spezia. Ma è evidente che al momento non si possono scartare le altre piste prese in considerazione prima di ‘tuffarsi’ su Italiano, da Fonseca a Garcia, fino a Liverani. Firenze aspetta, Italiano resta la prima scelta. Tra i nodi ulteriori c’è quello dello staff: per liberare collaboratori e preparatori bisognerebbe pagare un’altra penale allo Spezia. Non è un aspetto così marginale, considerato inoltre che Gattuso aveva fatto rivoluzionare la struttura tecnica viola portandosi dietro i ‘fedelissimi’ da Napoli. E la Fiorentina, quindi, al momento non ha preparatori.
SI RIPARTE DA DUE ESTERNI. Tutto subordinato, chiaramente, all’eventuale fumata bianca per l’allenatore. Mentre intanto è curioso notare come le prime due scelte di mercato siano arrivate senza la presenza di un nuovo tecnico. Non solo il controriscatto di Sottil dal Cagliari (2 milioni in aggiunta al riscatto che era stato esercitato dai sardi) ma anche, e soprattutto, l’acquisto di Nico Gonzalez dallo Stoccarda (22,5 milioni più 4 di bonus) che è ormai in dirittura d’arrivo (mancano praticamente solo le visite mediche, da svolgersi in Argentina durante un momento di pausa dagli impegni della Seleccion – con modalità simili rispetto a quanto avvenuto oggi tra Donnarumma e il Psg a Roma). Due giocatori che vanno in una direzione tattica ben precisa: il 4-3-3.
RIBERY IN ATTESA. Modulo, non a caso, praticamente sempre utilizzato da Vincenzo Italiano. E qui si torna al principio di partenza: il tecnico nato in Germania ma di origini siciliane è la prima scelta per le sue idee moderne, ma anche perché a livello tattico può continuare un discorso già iniziato nella brevissima parentesi Gattuso. Sottil e Gonzalez, insomma, sono perfetti per il 4-3-3. Ma anche per il 4-2-3-1, eventualmente. Destro uno, mancino l’altro. In grado di giocare su entrambe le corsie. Due pedine nel gruppo dei quattro esterni offensivi che ci dovranno essere per questa strada tattica. Per due giovani, però, c’è un ‘veterano’ in attesa. Ed è Ribery. Franck è in vacanza, i colloqui con Gattuso avevano fatto emergere grossi dubbi sulla sua permanenza. Ora però cambia tutto. Lui ha sempre dato priorità alla Fiorentina, il contratto scade tra poco più di una settimana e a breve bisognerà scegliere. Avanti con o senza FR7. Certo, un peso nella decisione potrà averlo anche il nuovo allenatore. Che al momento non c’è.
Di
Marco Pecorini