I problemi sotto porta della Fiorentina sembrano nascere prevalentemente da difficoltà dei singoli giocatori
La delusione per la sconfitta contro il Milan è ancora cocente. Un 1-0 che è difficile da digerire, sia perché i rossoneri incerottati sono sembrati ampiamente alla portata dei viola sia per l’andamento della partita, dato che nel secondo tempo la Fiorentina ha messo sotto assedio la squadra avversaria, creando tanto ma senza riuscire a segnare. Volendo guardare il lato positivo, rispetto alle sconfitte contro Lazio e Juventus i viola hanno creato palle gol molto più pericolose, in un secondo tempo nel quale la squadra ha chiuso il Milan nella propria metà campo. Il che, tuttavia, aumenta ancor di più i rimpianti per gli zero punti portati via da San Siro. E certifica una tendenza pericolosa alla sconfitta che si conferma nel ciclo Italiano.
AMBIZIONI SFUMATE? Gli ultimi risultati ci dicono che la Fiorentina è stata respinta nelle sue ambizioni di altissima classifica, con quattro sconfitte nelle ultime cinque partite di Serie A. Nulla è precluso, perché i viola sono ancora settimi in classifica (a pari merito con l’Atalanta) e il quinto posto è solo a un punto di distanza, con diverse squadre in lotta per l’Europa che stanno zoppicando più del previsto. Inoltre, occorre ricordare che la Fiorentina ha già affrontato tutte le big del campionato (sorpresa Bologna compreso) tranne la Roma, con sei giornate ancora da disputare prima della fine del girone d’andata. Tuttavia, i segnali dell’atteso ‘esame di maturità’ sono stati decisamente negativi. E i problemi sono sempre gli stessi.
DIFESA PERFORATA. Da un lato, le incertezze in fase difensiva. La Fiorentina prende quasi sempre gol: in campionato ne ha subiti 17 in 13 partite, occupando l’undicesimo posto tra le migliori difese. Solo in due partite di A non ha subito reti: l’ultima volta risale alla vittoria col Cagliari (3-0)del 2 ottobre. È innegabile che la Fiorentina debba migliorare sotto questo aspetto, perché diversi gol sono arrivati da ingenuità individuali davvero evitabili. Ma non ci si può nemmeno aspettare che la squadra viola a fine anno figuri tra le migliori retroguardie della Serie A, perché il calcio offensivo di Italiano impone di prendersi rischi in fase difensiva.
CRISI DI GOL. Il problema è che questo dovrebbe essere compensato da una fase offensiva super efficiente, mentre la Fiorentina attualmente sta vivendo una vera e propria crisi di gol. Guardando solo al campionato, dopo un buon inizio in fase realizzativa i viola hanno segnato la miseria di due gol nelle ultime cinque partite. Con Beltran e Nzola che stanno facendo peggio di Jovic e Cabral, perpetuando un limite che la Fiorentina si porta avanti dalla cessione di Vlahovic. Non ci si può sempre aggrappare ai gol di Gonzalez e Bonaventura, peraltro già vicini ai propri record di marcature in maglia viola.
LIMITI INDIVIDUALI. A questo Italiano deve cercare di trovare una soluzione, per quanto possibile con il materiale a disposizione. Perché i problemi dei centravanti e degli esterni che di nome non facciano Nico sembrano perlopiù individuali. Si può anche tentare il cambio modulo, magari passando al 4-3-2-1 che sembra sia stato provato al Viola Park, ma le difficoltà individuali restano e sono sotto gli occhi di tutti. A tal proposito: è difficile addossare la colpa all’allenatore quando si vedono enormi occasioni da gol sprecate come quelle di Beltran o Mandragora contro il Milan, ma a Firenze l’antipatia per Italiano di una parte della piazza è ormai talmente pesante da addossargli tutte le colpe ad ogni sconfitta. Pure quando i suoi giocatori fanno di tutto per non segnare.
Intanto, è già tempo di vigilia per la Fiorentina. Ed è una di quelle vigilie fondamentali, perché domani al Franchi arriva il Genk. Vincere vorrebbe dire centrare il passaggio del turno in Conference League e andare a giocarsi il primo posto nel girone (che significa evitare altri playoff) con due risultati su tre in Ungheria, contro il Ferencvaros. All’andata squadra belga ha dimostrato di essere un avversario di tutto rispetto: la Fiorentina deve affrontare la partita al meglio delle sue attuali forze. Dopo la delusione di San Siro, una vittoria serve più che mai per rimettersi sulla giusta carreggiata. Spesso la Fiorentina di Italiano si è rialzata subito dopo una batosta subita, è il momento di dimostrarlo un’altra volta. Magari sperando in uno o più gol dei disperati centravanti.
Di
Marco Zanini