Rassegna Stampa
Fiorentina: il tuo ritmo è da rimonta, ora un test difficilissimo
Tre vittorie e un pareggio per la Fiorentina da quando è cominciato il nuovo anno solare, buon ritmo, in effetti non succedeva dal 1984. L’andatura in campionato ha ripreso frequenze accettabili – quanti rimpianti per il pareggio contro il Genoa, per ritrovare 4 vittorie consecutive il confronto sarebbe scivolato al 1954 – e subito arriva l’incrocio in trasferta contro la Roma, che in casa ha vinto tutte le partite giocate, 10 su 10 (solo la Juve con 11 ha fatto meglio).
La raffica di numeri probabilmente annoia, ma introduce il concetto di riprova tosta dopo una buona serie di partite, almeno sotto il profilo dei risultati. Una delle cinque sconfitte esterne della Roma è maturata a Firenze, era il 18 settembre, nei minuti finali il destro non irresistibile ma angolatissimo di Badelj si trasformò in tracciante decisivo, palo interno e gol, Sousa con i pugni al cielo e Spalletti con gli occhi sgranati: sospettando la sua voglia di rivincita, perché Spalletti tutto avrebbe fatto fuorché perdere a Firenze dopo aver dominato per buona parte di primo tempo, martedì sera la Fiorentina dovrà estrarre una prestazione super dal proprio repertorio.
La Roma ha quattro punti da recuperare alla Juve prima in classifica, è dunque in posizione di sparo e il suo comportamento suggerisce di impostare una partita da gestire alla distanza e comunque con occhio lungo, perché dal 60’ al 75’ i giallorossi hanno segnato il 23 per cento delle loro reti e sempre in quel quarto d’ora hanno subito il 29 per cento dei gol al passivo: passata l’ora di gioco si scatena comunque un piccolo inferno calcistico e Sousa – dati alla mano – ha parlato anche di questo con i giocatori.
Kalinic va verso il recupero e questa è una buona notizia, molto più incerte le condizioni di Gonzalo Rodriguez ma il ritorno di Astori dopo la squalifica aggiunge comunque sicurezza ad un reparto – quello difensivo – che comunque paga anche, in certe fasi, la mancanza di equilibrio per la filosofia offensiva della squadra.
I difensori si trovano spesso a giocarsi uno-contro-uno che minano la credibilità e l’organizzazione di un reparto che ultimamente ha dovuto rotare molti interpreti. E martedì a Roma servirà invece una Fiorentina molto più equilibrata, con un occhio particolare ai tumulti giallorossi che vanno statisticamente in onda nel secondo tempo.