CICLO di ferro o tour de force, chiamatelo pure come vi pare, ma il primo passo obbligato della Fiorentina va in scena domani sera (ore 19), quando a Firenze si presenta il Sassuolo.
Passo obbligato in che senso? Semplice: la squadra di Sousa non può (e sicuramente non deve) mettere in conto un risultato diverso dalla vittoria. Facile a dirsi, certo, ma molto meno a farsi, ma sono le ritrovate ambizioni della squadra (e della società) a indirizzare il match contro il Sassuolo in questa direzione.
E allora sì, insieme ai tre punti strappati alla formazione di Di Francesco, la Fiorentina potrà organizzarsi al meglio per il fatidico tour de force di pre-feste e potrà soprattutto riprendere a sognare la possibilità di agganciare un piazzamento che vale l’Europa della prossima stagione.
MA NON SOLO. Dal risultato con il Sassuolo in poi dipenderà anche gran parte di quello che sarà il mercato d’inverno che sta per aprire i battenti. Della Valle è convinto – dall’estate scorsa – che la Fiorentina attuale non dovrà andare incontro a chissà che tipo di rivoluzione nel corso del mercato di gennaio, ma è altrettanto chiaro che in caso di un risultato poco incoraggiante nell’ultima raffica di partite del 2016, le mutazioni di 2017 rischieranno di essere radicali. Quindi, e si torna al posticipo di domani sera, sarà essenziale e decisivo fare lo scatto giusto contro un Sassuolo che ha una configurazione molto diversa da quella dello sparring partner di turno. I neroverdi sono una squadra tosta, rodata e, venendo alla classifica di questa stagione, sfortunata. L’impatto sul doppio impegno stagionale – campionato più Europa League – si è fatto sentire, ma adesso che il Sassuolo è già uscito dalla scena internazionale, Di Francesco potrà rimandare in campo un gruppo ’libero’ dalle pressioni che hanno condizionato la prima parte della stagione.
DA FIRENZE in poi, gli emiliani avranno la possibilità di tornare ad essere il Sassuolo che si diverte e fa bene in campionato. Un vantaggio, questo, e ovviamente uno svantaggio per i viola anche se la squadra di Di Francesco, al ’Franchi’ si presenterà ovviamente lontana dal suo assetto migliori visto le assenze di Berardi, Politano e Duncan e con Missiroli e Acerbi non al top della condizione. La Fiorentina? Risponderà con la voglia di far tornare protagonista assoluto Kalinic, di confermare Bernardeschi sempre più leader del gruppo di Sousa e un Tello chiamato a rispondere positivamente dopo un periodo tutto al buio. E con la concorrenza di Chiesa junior ormai sempre più ingombrante.
Di
Redazione LaViola.it