Fiorentina, entusiasmo contagioso. Anche in chiave mercato

Ribery, Chiesa e l’entusiasmo che dallo spogliatoio viola passa all’ambiente e si proietta al futuro. Secondo La Nazione, parlare di Ibrahimovic non è utopia.

La Fiorentina è diventata un moto perpetuo di sensazioni positive. Una sorta di entusiasmo contagioso che esalta i tifosi, piace alla critica, stuzzica gli addetti ai lavori. Giudizi incoraggianti – sempre e comunque – ma la cosa bella e importante è che non si tratta di applausi gratuiti, dettati dal momento e vincolati alle cose buone viste sul campo. La Fiorentina, insomma, piace perché ha in gruppo campioni affermati, campioni in prospettiva e campioni a un passo dalla consacrazione capaci di affrontare ogni situazione con l’entusiasmo costruttivo di chi è felice di appartenere a quel gruppo stesso. Così scrive La Nazione.

FUTURO. Così, l’unicità di Ribery fa da specchio alla gioventù e all’inesperienza di Castrovilli, mentre la crescita a passo lento di Lirola ben si accosta al potenziale ancora non al top di Chiesa. Ma il moto perpetuo e positivo della Fiorentina coinvolge bene anche il futuro della squadra. Insomma, oggi, in questa nuova realtà viola, parlare di Ibrahimovic o di altri campioni (Tonali, ad esempio) fa bene e non stride con il resto del lavoro della proprietà. Se qui è arrivato uno come Ribery e a quel Chiesa si può dire che ha fatto bene a non farsi tentare da chissà chi, perché non pensare, immaginare o sognare, che una maglia viola possa finire sulle spalle anche di chi appena qualche anno fa era visto come irraggiungibile?