
Erano (e forse lo saranno ancora) i giorni che la Fiorentina aveva programmato per avviare la trattativa per arrivare al rinnovo del contratto di Federico Chiesa
Poi, sono diventati i giorni del Coronavirus, del campionato a porte chiuse, delle polemiche e dello stop alla serie A. Già, ma con le manovre che stanno fuori dal terreno di gioco e gli approcci agli affari estivi che prendono corpo in questa fase della stagione, come si procede? Bene, anche il calciomercato, di fatto, si adegua alle regole che accompagnano l’emergenza sanitaria, scrive stamani La Nazione.
Così, al posto di appuntamenti ’dal vivo’, blitz in questa o quella città, incontri all’autogrill, ecco che gli scambi di mail, i collegamenti via Skype e l’ormai consolidata abitudine delle call-conference, diventano il modo che la Fiorentina, nelle figure di Barone e Pradè, utilizzeranno per accendere la fase di avvicinamento al prossimo mercato, con l’obiettivo – sia chiaro – di tornare alle strette di mano e le firme attorno al tavolo, non appena il mondo del pallone (come tutta l’Italia) potranno tornare alla normalità.
L’operazione Chiesa, dicevamo, dovrebbe comunque avviarsi a breve e magari proprio nei giorni di questo lungo stop al campionato. E’ chiaro che l’ incontro fra il giocatore e i dirigenti potrà avvenire ’dal vivo’ e comunque al tavolone della sala riunioni con una distanza (non quella economica o di obiettivi stagionali) che rispetti la non promiscuità dettata in questi giorni di emergenza. Poi, appunto, la situazione potrebbe evolversi con contatti via mail e azioni nei confronti di Enrico Chiesa o dello stesso Commisso (che comunque è negli Stati Uniti) attraverso il web, la posta certificata o le videotelefonate. Curioso, dunque, ipotizzare che una delle operazioni più attese, complicate e delicate della Fiorentina – il rinnovo di Chiesa – possa prendere corpo sfruttando il virtuale, il web e tutto quello che non implica una vicinanza e un contatto fisico

Di
Redazione LaViola.it