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Regole chiare contro il “Far West” delle trattative. La Fiorentina scrive un decalogo con dieci proposte rivolte all’attenzione di FIFA, UEFA E FIGC per avere un calcio sostenibile. Per stabilire al più presto, comunque entro maggio 2022, uno scenario maggiormente equilibrato. Anche attraverso modifiche e integrazioni delle norme nazionali e internazionali. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
Ma da dove nasce il decalogo di Rocco Commisso? Il proprietario della Fiorentina sta combattendo una battaglia su più fronti. E uno di questi è contro il sistema dei trasferimenti dei calciatori e commissioni ai procuratori che Commisso qualche settimana fa aveva definito un Far West. È rimasto scottato da più episodi che lui stesso nel tempo, non ha certo mancato di sottolineare.
RABBIA E IDEE
Impossibile dimenticare la scorsa estate. Quando ad esempio aveva puntato il dito contro le commissioni troppo alte, secondo la Fiorentina, chieste da Jorge Mendes. Per l’eventuale trasferimento di Sergio Oliveira dal Porto. Ma anche perché lo stesso agente rappresentava pure la società venditrice ed era legato a Gattuso, tecnico viola solo per ventitré giorni. A quella situazione fanno chiaro riferimento i punti 1, 2 e 3 del decalogo.
VITTIME
La regola numero 4 sembra incentrata sulla vicenda Vlahovic. E il timore di perderlo a prezzo depauperato se non addirittura nullo. Spesso Commisso ha ricordato la vicenda di Donnarumma. Indicando il Milan come vittima di un sistema che lo ha privato del portiere, passato da svincolato al Paris Saint-Germain. Anche l’idea di poter allungare la durata degli accordi (punto 6) potrebbe tutelare le società fino addirittura a 10 anni. Ma almeno a 5+1 come accade in Premier.
Nel comunicato viola viene chiesta anche la trasparenza. Necessaria dietro il volume d’affari che fa riferimento ai dati pubblicati dalla FIFA. Nell’ultimo decennio per i procuratori e agenti c’è stata una movimentazione di 3,1 miliardi di euro. E nel solo 2019, come ha ricordato il Presidente Gianni Infantino, su 7 miliardi spesi per il mercato, 700 milioni sono andati in provvigioni.
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
																							 
									 
									 
									 
									 
														 
														 
														
Di
Redazione LaViola.it