Connect with us

News

Fiorentina e territorio, Lastrigiana e Isolotto a VI.IT: “Ecco perché siamo legati ai viola. Anche se…”

L’argomento è sentito e torniamo ad affrontarlo. Il rapporto tra la Fiorentina e le società del territorio. Decine e decine di realtà dilettantistiche a Firenze e provincia, divise tra chi ha scelto di affiliarsi alla Fiorentina e chi invece ha instaurato rapporti con altre società professionistiche, solitamente del nord Italia. Diamo spazio ai diretti interessanti, per capire nello specifico in cosa consiste la collaborazione con un club piuttosto che con un altro.

La Fiorentina, lo scorso novembre, tenne al Franchi un incontro con le società affiliate (il 1° della stagione), in cui il prof. Vergine e alcuni componenti dello Staff del Settore Giovanile illustrarono le basi del ‘Modello Fiorentina’, un progetto “di trasferimento dei principi e delle metodologie di lavoro che sono alla base della crescita sportiva e personale del giovane calciatore. La condivisione dei valori e delle metodologie educativo-formative, infatti, costituisce l’obiettivo primario del rinnovato rapporto di affiliazione con la Fiorentina che intende creare un filo diretto con quelle Società Sportive che si propongono di crescere e affinare le competenze tecniche e organizzative dei propri Settori Giovanili”, sottolineò la Fiorentina.

Tra le società che sono affiliate da anni alla Fiorentina, c’è l’ASD Lastrigiana, che partecipò a quell’incontro con la Fiorentina lo scorso novembre. A LaViola.it parla della collaborazione con la Fiorentina il Presidente della Lastrigiana, Samuele Vignolini: “Siamo affiliati da anni alla Fiorentina, fin da prima che io diventassi presidente 5 anni fa. La Fiorentina sul territorio è la società più importante, per questo è nata la nostra collaborazione. Per noi è un orgoglio essere affiliati alla Fiorentina: aiuta sicuramente lo sviluppo del calcio giovanile”.

In cosa consiste la collaborazione con la Fiorentina?
“L’affiliazione sportiva non ha nessuna formazione da parte della Fiorentina, non c’è nessuna riunione a carattere periodico. In effetti, manca un po’ questo rapporto che potrebbe far crescere le società dilettantistiche. Tutto alla fine si traduce sul poter utilizzare il giglio della Fiorentina sulle mute da gioco. Tra l’altro, questo era gratuito fino a due anni fa, mentre dall’anno scorso è a pagamento. Ma abbiamo un rapporto speciale con la Fiorentina, un rapporto che si rinnova annualmente: la nostra scuola calcio è molto legata alla Fiorentina, con i dirigenti che vengono dalla Desolati e hanno mantenuto negli anni un rapporto particolare. Anche quando facciamo tornei giovanili fuori dall’Italia, ad esempio in Germania, abbiamo l’autorizzazione per utilizzare logo e nome della Fiorentina. E questo ha un appeal particolare”.

Secondo lei, in cosa potrebbe migliorare quindi il rapporto di affiliazione con la Fiorentina?
“A novembre furono invitati al Franchi società e ragazzi per un confronto, bisognerebbe secondo me farlo con più frequenza. Da una società professionistica mi aspetterei delle linee guida particolari, per un’affiliazione tra noi, società dilettantistica, e loro, società professionistica. Per sapere come muoversi sui vari aspetti del campo e non solo. Non soltanto segnalare i ragazzi più bravi, perché tanto i giovani migliori vanno comunque alla Fiorentina o all’Empoli. Ma con questa collaborazione dovrebbero darci qualche strumento in più per lavorare praticamente”.

Secondo lei questo aspetto potrebbe migliorare il rapporto tra la Fiorentina ed il territorio?
“Sì, la Fiorentina dovrebbe riuscire secondo me ad avere poche ma vere e proprie società satelliti, per essere anche più capillare. Così ci sarebbe uno step intermedio, anche, perché adesso le società professionistiche vengono a prendere i ragazzi del 2008: e se a 15 anni è difficile capire se un ragazzo può diventare giocatore vero, figuriamoci a 7-8 anni… Se si facessero delle società intermedie, si creerebbero anche meno illusioni nelle famiglie e nei ragazzi. Dopo aver fatto un certo tipo di percorso, capisci anche come sei arrivato: se a 7 anni vai alla Fiorentina, dopo un po’ ti puoi sentire arrivato e qualcuno viene mandato via senza troppi complimenti”.

In questi anni avete avuto qualche contatto anche con società professionistiche diverse dalla Fiorentina?
“Qualche anno fa parlammo con l’Udinese, ed altri hanno un modello diverso. Ti danno un programma, c’è uno scambio di persone periodico. La Fiorentina sfrutta il grande appeal sul territorio, ma non vengono fatti ad esempio corsi per i tecnici. Cose che andrebbero fatte, situazioni che farebbero solo il bene della Fiorentina”.

L’altra società del panorama fiorentino affiliata alla Fiorentina non è una semplice squadra; e’ per certi versi un’enclave, un’oasi in cui la passione viola si respira da sempre, rappresenta una priorità sia per il passato, ma anche per il presente e il futuro. Questa società è l’Isolotto e l’artefice principale della collaborazione con la Fiorentina è Mario Mazzoni, oggi Responsabile Tecnico della Scuola Calcio di Via Pio Fedi, ma grande conoscitore delle vicende viola. Lui che ha portato e lanciato Roggi, Caso, Antognoni, lui che ha gettato le basi per la Fiorentina Ye-Ye non poteva non legarsi alla società di Via Manfredo Fanti.

Mazzoni quando nasce la collaborazione tra Isolotto e Fiorentina?
“Ufficialmente da questa stagione sportiva 2016-2017, ma la mia priorità è sempre stata quella di cercare una collaborazione con la Fiorentina che considero una parte della mia vita. Nel mese di Novembre ho incontrato Cappelletti e il professor Vergine e abbiamo gettato le basi per una collaborazione che nei prossimi anni perfezioneremo al meglio. Vogliamo essere, come Isolotto, un punto di riferimento per la Fiorentina”.

In che cosa consiste questo rapporto con i viola?
“Partiamo dalla Scuola Calcio per cercare, attraverso una sinergia con la Fiorentina, di crescere. Ci saranno amichevoli e scambi continui. Puntiamo a essere un serbatoio dal quale la Fiorentina possa attingere e scovare ragazzi, evitando che possano andare da altre parti. L’Isolotto ha lanciato diversi giocatori, penso a Flachi o Brienza per esempio”.

Lei che ha vissuto una stagione diversa e un diverso modo di fare calcio, come valuta la gestione della Fiorentina del settore giovanile?
“Credo che adesso sia tutto più difficile, soprattutto da un punto di vista economico. La Fiorentina sta facendo bene, però possiamo migliorare magari con un’attenzione maggiore per i ragazzi italiani. Nel nostro piccolo ripeto puntiamo a questo con questa affiliazione”.

4 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

4 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie News

4
0
Lascia un commento!x