Una partita e un gol arrivato solo nel finale su calcio di rigore: i viola però centrano l’obiettivo e si regalano la finale di Conference League
Fiorentina in finale di Conference, aspettando Atalanta e Roma in Europa League. Fiorentina in finale come l’anno scorso, sperando che non finisca come l’anno scorso. Vediamo chi arriva adesso, se Olympiacos o Aston Villa. Sarà sicuramente più forte del Bruges, ma non superiore ai viola che hanno ormai mentalità europea. Scrive La Gazzetta dello Sport.
È finita 1-1: l’unica cosa che non si capisce di questa partita senza respiro, quasi cento minuti a cento all’ora, è come la qualificazione sia rimasta in bilico fino alla paratissima di Terracciano su Vanaken al 95’, appena il secondo tiro del Bruges. La Fiorentina doveva stravincere, ma come all’andata ha allungato la vita ai belgi. È andata sotto perché ha sbagliato l’approccio, difendendosi a oltranza inspiegabilmente nei primi 20 minuti.
Una volta subito il gol, però, sono emersi tecnica, carattere, organizzazione. Due traverse, un palo, infine il pari che vale Atene. Grazie ancora al deus ex machina (tanto per restare in tema greco) di queste semifinali. Nzola aveva segnato il 3-2 all’andata, qui è entrato e dopo un quarto d’ora s’è preso un rigore firmato dal gelido Beltran. Strepitoso Kouame, dominante in fascia e in difesa Dodo, da vecchi tempi Milenkovic che ha annullato lo spauracchio Thiago. Sarebbe stato folle vedere questo Bruges in finale.
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Redazione LaViola.it