Come riporta il Corriere dello Sport Stadio, «La Fiorentina vuol fare un salto di qualità, la situazione patrimoniale e tecnica è buona…». Questo in estrema sintesi il risultato della riunione del Cda viola tenuta ieri, in gran parte attraverso Skype. Spalle robuste, numeri alla mano. Questo ha ottenuto un campionato ad un passo dall’Europa. Ma dal prossimo anno quel passo dovrà essere effettuato. L’Europa League diventa il traguardo da inseguire, la battaglia da sostenere. Ma l’appuntamento, quello vero, con il futuro della Fiorentina, è fissato per la metà di giugno esattamente dopo che saranno risolti due enigmi fondamentali.
Il primo riguarda i contributi televisivi. Nel club dei fratelli Della Valle c’è grande preoccupazione sull’esito delle trattative, nella convinzione che se dovesse saltare l’attribuzione a Mediapro non sarebbero più certi i contributi alle singole squadre. Una vicenda che da sola spiega perché sia assolutamente difficile oggi indicare quale possa essere il budget da mettere a disposizione del dt Corvino e del tecnico Stefano Pioli. Il secondo quesito riguarda invece la risposta della Uefa alle complicate vicende del Milan e, dunque, l’eventuale subentro viola. E’ ovvio che la Fiorentina non possa che attendere la decisione finale, consapevole che l’eventualità di un ingresso da questa estate del club viola in Europa comporterebbe l’avvio dell’iter di qualificazione già a luglio. Eventualità che modificherebbe strutturalmente i piani del club. Ovvi i maggiori introiti, da sponsor, da incassi, da contributi. La Fiorentina può solo aspettare, deve farlo perché il suo futuro è ancora in parte da definire. Ecco perché il vero appuntamento con il futuro non potrà essere che alla metà di giugno, quando la chiarezza ci sarà a largo spettro. Fermo restando il progetto-Della Valle, cioè quello di riportare la squadra viola di nuovo a lottare stabilmente per un posto in Europa.
Comunque il Cda che si è tenuto ieri è stato importante per definire la situazione interna al club. «Il CdA di ACF Fiorentina, riunitosi in data odierna, ha approvato, così come previsto dal Sistema Licenze Nazionali, la situazione economica e patrimoniale al 31 marzo 2018 del Gruppo, le cui risultanze si confermano nel pieno rispetto dei parametri indicati dai regolamenti degli Organi di Controllo».
La situazione patrimoniale dopo l’intervento di Pantaleo Corvino è positiva. Il dt ha indiscutibilmente sanato la situazione generale, annullando ogni debito, arricchendo il settore giovanile, riducendo le spesse complessive. I numeri sono conosciuti. Il monte-ingaggi della squadra è stato ridotto dai 73-75 milioni di euro lordi del recente passato a quota 40-45 lordi e sempre complessivi anche delle spese del gruppo tecnico. Sul mercato estivo e di gennaio la Fiorentina ha chiuso con un surplus di circa 10 milioni specie se non dovesse attingere all’acquisto (non obbligatorio e che al momento pare in forte dubbio) di Sportiello. Ecco il motivo che porta il club a sostenere che adesso la Fiorentina ha le spalle grosse. Ma quale sarà il budget per il ritorno in Europa?
Ecco cosa dovranno progettare i dirigenti viola per giugno, il ritorno in Europa. Per quali cambiamenti, con quali investimenti? Detto dei 10 milioni e del fatto che ogni prestito con obbligo di acquisto è stato già effettuato e contabilizzato (Saponara, Laurini, Biraghi e Pezzella), Corvino avrà a disposizione una rosa di giocatori che potrà, anzi dovrà, mettere sul mercato. Ecco…il tesoretto economico. Ricordando che ci sono sì calciatori certo dal mercato poco eclatante, ma anche giocatori di buona fascia. Da qui la prima fonte economica, quella più importante. E i Della Valle? Confermeranno la loro disponibilità a intervenire con anticipi di cassa laddove siano Pioli e Corvino a reputarlo indispensabile, sempre però nel rispetto dell’equilibrio economico raggiunto proprio in questa stagione. Insomma nessuna follia, ma appunto la convinzione che sia comunque possibile fare un salto di qualità.
Uno dei primi passi sarà quello di cercare di portare alla prossima stagione almeno otto undicesimi degli attuali titolari. Compresi ovviamente Simeone, Chiesa, Veretout, Pezzella, Milenkovic che sono al momento al centro delle più importanti voci di mercato. Ovvio che eventuali cessioni davanti a offerte…indecenti comporterebbero la totale messa a disposizione degli introiti economici. Quindi otto titolari, più tre importanti nuove acquisizioni.
Di
Redazione LaViola.it