Come riporta il Qs-La Nazione, Pioli ha stabilito gerarchie precise e su queste è intenzionato a insistere anche oggi, aggiustando il modulo che il centrocampo a tre ha parzialmente ridisegnato contro l’Udinese. Variabili in corsa e non definitive, si va comunque verso un 4-3-3 che potrà trasformarsi in attacco grazie anche all’inedita posizione di Chiesa, provato più volte in allenamento come seconda punta più centralmente: un modo per sostenere Simeone, che fin qui ha corso molto e segnato due gol sfruttando un numero di occasioni inferiore alle attese.
Pioli sta insomma calibrando le soluzioni senza cambiare gli interpreti, una gestione del gruppo anche abbastanza coraggiosa, se se considerano le numerose e ripetute esclusioni. L’impressione è che oggi giochi la stessa formazione che ha vinto contro l’Udinese, pronta a replicare anche mercoledì sera contro il Torino; il primo vero turnover potrebbe esserci fra una settimana a Crotone, quando la Fiorentina giocherà la terza partita in sette giorni. I viola in realtà viaggiano ancora a vista, la ricerca di un equilibrio che eviti i 25 minuti finali spesso sofferenti è ancora scritta sul bloc notes dei lavori in corso: troppo generosa prima e troppo impaurita dopo, la Fiorentina si prepara all’incrocio contro l’ultimissima sapendo che le partite semplici possono essere, in realtà, difficilissime.
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Redazione LaViola.it