Grande attesa per il ritorno sulla panchina viola di Cesare. Oggi in campo alle 12,30 contro il Benevento al Franchi
Sono passati 3850 giorni da quando, il 9 maggio del 2010, Cesare Prandelli entrava al Franchi (da allenatore della Fiorentina) per l’ultima volta. Altro calcio, altra vita. Nessuno, quel giorno, poteva immaginare fosse soltanto un arrivederci. E invece, il destino, ha voluto che le strade della Fiorentina e del mister s’incrociassero ancora. E che, quella panchina, tornasse proprio a lui. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
«Ho sempre pensato che non fosse possibile — ha detto ieri Prandelli — ma ho sognato tante volte di ritrovarmi sul campo, col mio fischietto viola». Quel sogno, è diventato realtà. L’appuntamento è per le 12.30. L’avversario, il Benevento. Proprio come in quell’indimenticabile 11 marzo del 2018. Stesso orario, stesso avversario. Quel giorno furono lacrime di dolore, nel ricordo di Astori. Oggi, se qualche lacrima scapperà, sarà per la gioia di essersi ritrovati. Poi, però, verrà il momento di pensare alla partita. Del resto, se i viola hanno cambiato allenatore, è perché qualcosa fino ad oggi non ha funzionato. E la classifica, da questo punto di vista, è un prezioso promemoria.
Servono punti. E servono subito. «Voglio vedere nella squadra la voglia di vincere», ha caricato ieri Cesare, «e la forza di stare uniti anche nei momenti di difficoltà». Un concetto, questo, sul quale batte (e batterà) come un ossesso. Anche quando gli vien chiesto di commentare le parole (dure) usate in settimana da Commisso. «Quando un presidente parla si ascolta, non si commenta. Posso solo dire a tutti di tenersi stretto questo presidente. Perché ci sono tutti i presupposti per sognare in grande. Difendiamoci dagli attacchi esterni, e non creiamoci nemici da soli». Questo lo spirito, insomma. E le scelte? «Non posso cambiare tutto e subito», spiegava ieri il mister.
In realtà però, qualcosa di diverso in campo si vedrà. A partire dal modulo che non sarà più quello di Iachini. Cesare schiererà un 4-2-3-1 con Kouame, Castrovilli e Ribery alle spalle di uno tra Cutrone (favorito) e Vlahovic. In mezzo, Pulgar e Amrabat mentre in difesa, con Caceres a destra e Biraghi a sinistra, si dovrebbe rivedere Pezzella, al fianco di Milenkovic.
Di
Redazione LaViola.it