Traduzione: il vertice con Della Valle (oltre che per gli impegni di lavoro del patron) si terrà più avanti, molto probabilmente la prossima settimana. Settimana che – pur senza il campionato – sarà decisiva per il futuro della Fiorentina. Sabato 21 maggio la finale di coppa Italia fra Milan e Juventusdeciderà se i viola saranno costretti (in caso di vittoria dei rossoneri) a iniziare la stagione 2016/2017 con il preliminare di Europa League del 28 luglio.
Ma torniamo alla questione del direttore sportivo. Detto di Pradè e di Corvino, restano comunque da monitore anche altre situazioni.
Il blitz a Firenze di Franco Baldini è stato letto come un passaggio ’non casuale’, ma la cena in centro con l’amico Spalletti non era certo l’appuntamento giusto per aprire un discorso in chiave viola.
Semmai, nelle ultime ore, si registrano voci relative a un nuovo (possibile) candidato alla scrivania-mercato della Fiorentina. Franco Ceravolo, oggi al Livorno, potrebbe entrare nel mirino della proprietà della Fiorentina. Il ds, un passato (lontano) nella Roma e nella Juventus, è rientrato in Italia nel 2014dopo un’esperienza in Cina, nel Guangzhou Evergrande (a fianco di Marcello Lippi) e prima di arrivare a Livorno, è stato dirigente del Palermo.
Le indiscrezioni su Ceravolo accompagnano quindi i dubbi e l’incertezza relativa a quello che sarà lo staff mercato della prossima Fiorentina. Della Valle e il presidente Cognigni punteranno a dare una scossa al settore specifico della società viola con l’obiettivo di correggere il mercato dell’ultima sessione invernale e di dialogare continuamente con Paulo Sousa per cercare di accontentare il più possibile le esigenze tecniche dell’allenatore.
Al tavolo da poker che la Fiorentina sembra aver aperto per risolvere la questione del direttore sportivo non va comunque dimenticato Pier Paolo Marino, al momento libero da impegni contrattuali e accostato alla Fiorentinain più di una occasione. Marino, fra l’altro, è un dirigente sportivo che stima ed è a sua volta molto considerato da Mario Cognigni. La partita, dunque, è apertissima, e in attesa del vertice decisivo, a distribuire le carte è ancora solo e soltanto Daniele Pradè. La ’mano’ passa a Della Valle.

Di
Gianni Ceccarelli