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Editoriali

Fiorentina e Napoli si sfidano, tra difficoltà e assenze reciproche. Quale modulo per la Supercoppa?

Vigilia di Supercoppa: Italiano sogna di avvicinarsi a quel trofeo solo sfiorato nella scorsa stagione

In un campionato zeppo di impegni, con tre competizioni ancora in ballo, la Supercoppa italiana sembra una parentesi quasi surreale. Sarà per il fatto che si gioca in Arabia Saudita, sarà perché non si ha il tempo di metabolizzare un risultato in campionato che già la Fiorentina è partita per Riad, sarà che si gioca di giovedì e non nel fine settimana, ma si tende a sottovalutare il fatto che Biraghi e compagni siano già arrivati alla vigilia di una competizione che mette in ballo un trofeo.

La semifinale col Napoli è alle porte. E la Fiorentina non ci arriva nel momento più brillante della propria stagione. A dirlo non sono tanto i risultati, con un punto nelle ultime due gare di campionato che hanno però interrotto una striscia di tre vittorie consecutive, oltre al passaggio del turno in Coppa Italia col Bologna. A dirlo sono le prestazioni dei viola, in evidente difficoltà da diverse settimane. La ragione principale è dettata dagli infortuni e dagli acciacchi degli uomini chiave di questa squadra: Arthur nelle ultime settimane viene gestito col contagocce, Bonaventura fatica a smaltire del tutto l’infortunio al tallone. Senza dimenticarsi l’infortunio di Dodo, che da ieri comincia a rivedere la luce ma il ritorno in campo non è ancora dietro l’angolo.

Soprattutto, è l’assenza di Nico Gonzalez la più rilevante. Quella che sta più di tutte sta pesando sull’efficacia della fase offensiva gigliata. Escluso l’argentino, il pacchetto esterni della Fiorentina è stato alquanto deludente. E al 17 gennaio di innesti dal mercato nel reparto non se ne sono ancora visti, nonostante agli indisponibili si siano aggiunti Sottil (rientrante da uno stiramento alla coscia) e Kouame (in Coppa d’Africa). Ovviamente, il mercato di gennaio è tutt’altro che semplice, ma è un peccato arrivare a giocarsi un trofeo senza un acquisto nel reparto in cui la Fiorentina da alcune settimane sta mostrando le lacune più evidenti.

Di fronte ai viola ci sarà una squadra tutt’altro che in fiducia come il Napoli campione d’Italia in carica. La vittoria in extremis sulla Salernitana non ha certo cancellato le difficoltà stagionali dei partenopei, che al momento hanno 22 punti in meno rispetto all’anno scorso e si trovano all’ottavo posto della classifica di Serie A. Tuttavia, nonostante tutte le difficoltà e nonostante le assenze importanti – Osimhen su tutti, ma anche Anguissa, Natan e Meret –, la squadra di Mazzarri resta la favorita nella gara secca di domani. Non può essere altrimenti: entrambe le squadre stanno affrontando le loro difficoltà ma il valore della rosa del Napoli è nettamente superiore a quello della Fiorentina.

Difficile prevedere le scelte di Italiano. Contro l’Udinese si è rivisto il 4-2-3-1 – anzi, nel primo tempo era quasi un 4-3-3 – e gli esterni di ruolo Ikoné e Brekalo hanno nuovamente deluso; col Bologna il tecnico gigliato aveva optato per la difesa a tre e una formazione più guardinga. Mancando Kouame e soprattutto Gonzalez sugli esterni, non è da escludere che il 3-4-2-1 visto nei quarti di Coppa Italia possa essere riproposto, per ovviare al problema delle ali… togliendole. Anche se il rientro di Sottil (sebbene siano da valutare le sue condizioni fisiche) può far pendere l’ago delle probabilità verso la difesa a 4.

Per il resto, difficile che Italiano possa fare a meno di Arthur e Bonaventura. Entrambi non al meglio, ma entrambi troppo importanti per la Fiorentina: saranno della partita, sicuramente a gara in corso e probabilmente dal 1′. Ci sarà curiosità per il nuovo acquisto Faraoni, anche se è probabile che parta ancora Kayode titolare. Là davanti una maglia se l’è garantita Beltran, con la speranza che il rigore realizzato da Nzola con l’Udinese possa essere uno sblocco per il centravanti angolano.

C’è bisogno di una grande Fiorentina per compiere un’altra impresa e volare in finale. Il sogno di riportare un trofeo a Firenze, dove manca da 23 anni, è sempre nei pensieri di questa squadra, che la scorsa stagione ci è arrivata vicinissimo per ben due volte per poi rimanere a bocca asciutta. Questa Supercoppa sembra essere piovuta dal nulla in mezzo a una stagione. Ma mai sottovalutare quanto può valere.

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