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Editoriali

Fiorentina e l’allenatore che non c’è. Futuro Bernardeschi, è sempre più un caso. Mercato e investimenti, la Juve insegna: 307 milioni dalla Champions

In cerca di un allenatore, in cerca di un futuro. Mentre la squadra sta preparando la sfida di sabato contro l’Inter, per qualcuno una partita che può tenere ancora vive le speranze di Europa, la Fiorentina sta cercando il sostituto di Paulo Sousa.

Un giorno Di Francesco è vicino, il giorno dopo è invece Pioli. Poi Maran, Semplici, Rastelli, Mazzarri, per finire con Spalletti e Sarri.

Probabilmente alcuni di questi allenatori farebbero carte false pur di allenare la Fiorentina, ma molti di loro sono frenati dalle ‘prospettive’ che possono essere garantite.

Ecco perché Di Francesco potrebbe valutare un nuovo progetto con il Sassuolo, Mazzarri rimanere in Inghilterra, Spalletti forse andare all’Inter e Sarri rimanere al Napoli oppure decidere di andare ad allenare all’esterno.

Da mesi i dirigenti viola, Pantaleo Corvino, hanno sottolineato che questa squadra è arrivata a fine corsa, che è finito un ciclo. E che in vista del prossimo anno molte cose, molti giocatori, sarebbero cambiati. Ma mentre ancora non si sa chi sarà il nuovo allenatore si punti al riscatto di Cristian Tello e quello di Salcedo, tanto per fare due nomi. Giocatori, inutile nasconderlo, che non hanno impressionato e lasciato un bel ricordo nella tifoseria viola. E non solo. E questo non fa ben sperare i tifosi viola.

A tutto questo, poi, c’è da aggiungere che il budget che Corvino potrà avere da investire sul mercato dovrà arrivare dalle cessioni. Con un’aggiunta: non è che tutto quanto sarà ricavato dalle cessioni (al momento la lista prevede Ilicic, Badelj, Tatarusanu, forse Kalinic, forse Bernardeschi, forse Babacar) sarà totalmente messo a disposizione per il mercato. Solo una parte, come capitato nelle ultime sessioni di mercato.

Resta tutto da decidere il futuro di Federico Bernardeschi. L’offerta della società viola di 2.500.000 a stagione resta sul tavolo. Il giocatore ha preso tempo, vorrebbe rimanere ma il suo agente lavora da tempo per portarlo via da Firenze. E quando le cose vanno così prima o poi le incomprensioni nascono e alla fine si scegli di andare a giocare altrove. L’offerta viola è importante, di quelle che molti giocatori non rifiuterebbero, ma Bernardeschi è destinato a lasciare Firenze prima o poi (si torna alla questione delle prospettive e delle ambizioni) e allora a chi converrebbe che alla fine il numero 10 viola resti a Firenze per solo un’altra stagione. Perché, così sarebbe.

Infine, per crescere, per aumentare il fatturato non serve solo scommettere su giovani di prospettiva o provare a rilanciare giocatori, serve tornare in Champions League. Non lo diciamo noi ma gli stessi club che vi partecipano. Per fare questo serve investire, investire in maniera importante e produttiva. Solo in questa maniera la squadra potrà tornare in Champions League e la società veder fruttare i propri investimenti, col rientro di capitali. Un esempio? La Juventus che a Barcellona si è qualificata alle semifinali di Champions e nelle casse dei bianconeri sono già entrati oltre 115 milioni di euro (market pool per € 57,5 milioni, partecipazione al group stage per € 12,7 milioni, premi partita per 7 milioni, accesso agli ottavi per 6 milioni, bonus per accesso ai quarti per € 6,5 milioni e bonus per semifinale € 7,5 milioni. Andranno sommati anche gli incassi delle sei partite casalinghe fin qui disputate (€ 17.079.089) ed € 1 milione quale bonus previsto dal main sponsor Jeep per l’accesso ai quarti di finale). Nelle ultime tre edizioni della Champions League, la Juventus ha incassato, tra market pool, premi e ricavi da botteghino un totale di oltre € 307 milioni.

In sostanza se investi, nella giusta maniera, portando buoni e ottimi giocatori, i risultati sportivi ed economici arriveranno, altrimenti il futuro non potrà essere ambizioso e competitivo.

Infine, davanti a iniziative come quella “Tifo Pulito”, bisogna fare i complimenti alla Fiorentina per l’iniziativa, mirata ad aiutare chi ha bisogno, chi è senza lavoro. L’accordo con Vorwerk Folletto e Comune di Firenze è da sottolineare bene per la bontà e la finalità del progetto: “È in programma per il 9 maggio il primo appuntamento con “In Folletto” la giornata formativa per offrire l’opportunità di un impiego a coloro che desiderano rientrare nel mondo del lavoro. Folletto, sempre sensibile alle problematiche sociali, apre, infatti, le porte della propria scuola di formazione per venditori a coloro che si sono rivolti all’assessorato, ai centri per l’impiego o ai servizi sociali per far fronte alle proprie difficoltà. Grazie alla sinergia con l’amministrazione comunale alcuni posti di venditore potranno così essere coperti proprio da chi ha più bisogno di trovare una nuova dimensione lavorativa e di integrarsi nella società civile”. 

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