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Fiorentina e la ‘Kean-dipendenza’: c’è solo Moise davanti. Manca tutto il contorno

Kean - Fiorentina

Il centravanti contribuisce da solo ad oltre il 40% dei gol e delle occasioni offensive, serve il supporto anche degli altri

Tolto Moise Kean, quanto vale l’attacco viola? Numeri alla mano, non molto. L’impatto dell’ex Juventus sul gioco della squadra di Palladino è totalizzante, tanto che non è un azzardo parlare di “Kean-dipendenza” per questa Fiorentina. In attesa di capire se il mercato potrà portare qualche alternativa, o se il tecnico viola riuscirà a trovare un piano B che permetta ai suoi di non pendere dalla buona stella del numero venti, i dati di questa stagione fotografano una situazione di interdipendenza tra la Viola e il proprio centravanti, scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.

CENTRALE. Tutto gira intorno a Kean, 15 reti in 23 gare da quando è arrivato a Firenze. Prendiamo solo i dati relativi alla Serie A. Moise ha segnato 12 dei 31 gol messi a referto nel girone d’andata dalla Fiorentina, quindi il 42% dell’intero bottino offensivo. Solo due squadre che hanno segnato pochissimo, Lecce (Krstovic contribuisce col 45%, 5 centri su 11) e Genoa (Pinamonti, 7 gol sui 16 di squadra, quindi il 44%) dipendono di più dai propri numeri nove. Ma tra i calciatori di club della parte sinistra della classifica, non c’è nessuno che si avvicina a quanto fatto dal venti in viola. Non solo: se prendiamo in considerazione gli expected goals di un singolo rispetto a quelli prodotti in totale da una squadra, vediamo che Kean “pesa” sulle palle-da gol create dai viola per il 43%. Questo significa che più di 4 occasioni da rete su 10 (rigori esclusi) portano la firma del classe 2000.

MANCA IL CONTORNO. Cifre che non sono di per sé un bene o un male. Finché tutto andava bene, nessuno si sarebbe permesso di obiettare sul monopolio offensivo di Kean. In un momento in cui la Fiorentina latita, le statistiche rivelano anche altro. Il sospetto che la Fiorentina fosse una macchina costruita attorno al proprio centravanti era più che fondato già da mesi. Quello che sta mancando è il “contorno”. I vari Colpani, Sottil, Beltran, Gudmundsson, Ikone, Kouame. Otto gol in sei (zero per gli ultimi due). Per questo, anche sul mercato, la Fiorentina sta cercando un esterno che possa dare un contributo significativo sotto porta.

A RILENTO. Da dicembre in poi, anche Kean ha avuto una flessione. Più leggera rispetto a quella di squadra, visto che anche in serate non facili, come quelle di Torino e di sabato scorso contro il Napoli, è stato comunque tra i migliori dei suoi. Due gol (uno su rigore) nelle ultime sette, in generale solo tre centri in campionato da inizio novembre a ora. Il riferimento è al rendimento in zona-gol, ma anche analizzando le prestazioni fornite nell’ultimo mese e mezzo, Kean è parso meno esplosivo rispetto al suo primo periodo fiorentino. Un normale – lieve – calo o un appannamento causato dalle tante gare giocate da un calciatore che in carriera non ha mai macinato così tanti minuti in campo? A Palladino la risposta e le eventuali soluzioni.

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