Tanto possesso palla per i viola, ma sotto porta sbagliano tutti. Al mercato di gennaio serve trovare le giuste alternative
Adesso la cosa sta diventando da Guinness dei primati: la Fiorentina e il gol rischiano di diventare due rette che non si incontrano quasi mai. La vicenda non solo è ricorrente ma sta diventando fastidiosa (per i tifosi viola) e quasi incredibile per gli osservatori neutrali.
La Fiorentina, come sottolinea l’edizione odierna del Corriere dello Sport-Stadio, non segna neppure se potesse giocare con le mani. Contro la formazione dell’ex mai dimenticato Prandelli, la squadra di Pioli ha collezionato la bellezza di cinque occasioni da gol nitidissime a fronte di ben oltre dieci conclusioni. Non solo. Nel contempo ha colpito la bellezza di due pali, ma non di quelli appena scheggiati, fortuiti, occasionali, bensì alla conclusione di azione limpide, indiscutibili.
SBAGLIANO TUTTI. Da tempo si parla, giustamente, della crisi del gol per Giovanni Simeone, uno che negli anni precedenti è sempre arrivato, a fine stagione, ampiamente a doppia cifra. Ora no, ha segnato nel girone di andata solo 4 gol, ha ottenuto un calcio di rigore e due assist vincenti. Pochissimo per un giocatore come lui. Che non è, e forse non sarà mai, bomber purissimo, ma attaccante di razza sì.
E Chiesa, l’eterno migliore? Idem. Magari Federico lotta anche di più, crea sicuramente di più, vince dribbling come pochissimi, è nelle posizioni di testa alla classifica, aiuta la squadra, la trascina in avanti, ma pure lui gol… pochi, pochissimi.
Pjaca è inconsistente e ha segnato un solo gol. Meglio Mirallas che ha giocato meno ma ha segnato una doppietta e, manco a dirlo, ieri ha colpito pure un palo.
OCCORRE QUALCOSA. Tutto questo è evidentissimo: la Fiorentina ha sicuramente meno di quanto non abbia fin qui costruito, ma ecco che arriva il mercato di gennaio. Corvino nega ma qualcosa i viola pensano di fare. Ieri lo ha confessato lo stesso Antognoni, a Genova, ammettendo che qualche gol andrà cercato.
I nomi restano i soliti: da Muriel (confermato anche dalla Spagna nonostante le distanze economiche), a Sansone (anche se il Bologna è in testa), passando per Gabbiadini e Dominik Nagy, classe ’93 ungherese di proprietà del Legia Varsavia. Più una possibile sorpresa di Corvino.
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Redazione LaViola.it