Secondo quanto riporta La Repubblica Firenze, la storia (triste) del lungo addio sta per finire. Provocazioni, battute, ripicche. Paulo Sousa e la Fiorentina, ormai da un anno e mezzo, vivono da separati in casa. Si sopportano a fatica, e non vedono l’ora di salutarsi. Manca poco. Ancora quattro partite (contro Sassuolo, Lazio, Napoli e Pescara) poi, arrivederci e grazie. Una situazione paradossale che, probabilmente, sta alla base di questa faticosissima stagione. E pensare che proprio le ultime settimane avevano riacceso una fiammella di speranza. Anzi. Classifica alla mano, ci sarebbe ancora la possibilità di agganciare il sesto posto. La prestazione di Palermo però, lascia poco spazio all’ottimismo.
Al Barbera, i viola, hanno toccato il fondo. Eppure, né allenatore né società hanno pensato a prendere provvedimenti. Due giorni di riposo, e niente ritiro. «L’allenatore – ha detto ieri Corvino a Sky – lo abbiamo sempre supportato e soltanto al momento opportuno faremo le analisi necessarie ». Traduzione: ormai si va avanti così poi, appunto, stretta di mano e tanti saluti. Il dg, esattamente come tutto il resto del pianeta Fiorentina, è concentrato più che altro sul futuro. E in particolare sulla ricerca del prossimo allenatore. Il casting è sempre aperto e, nel fine settimana, vivrà un momento decisamente interessante. I viola andranno a far visita a casa Di Francesco.
Il tecnico del Sassuolo, al momento, è la prima scelta. Piace a Corvino e, soprattutto, piace ad Andrea Della Valle. Non a caso ha già parlato (più volte) col dg. Non solo. Perché, smentite a parte, i due si sono pure incontrati a casa del dirigente viola. Un faccia a faccia nel quale l’attuale allenatore neroverde ha ascoltato, certo, ma non è rimasto in silenzio. Anzi. Sussurri raccontano di un confronto nel quale l’ex giocatore della Roma ha voluto chiarire con forza i suoi punti di vista. Un atteggiamento che ne testimonia la personalità e che, soprattutto, rende più complessa la strada verso l’accordo. Anche perché su di lui ci sono anche altri club. Non resta che aspettare.
Entro una decina di giorni, al massimo, Di Francesco si incontrerà con Squinzi, e in quell’occasione verrà deciso il suo futuro. La sensazione però, è che ottenere il “sì” del tecnico abruzzese sia più difficile del previsto.
L’altro candidato forte era e resta Stefano Pioli. La caduta libera dell’Inter ne ha certificato l’addio al termine della stagione, e la Fiorentina è pronta ad approfittarne. Il problema è che, fino al termine del campionato, lui proverà a convincere Suning. Per sapere se sarà libero o meno, quindi, bisogna aspettare la fine di maggio. Tanto. Forse troppo. Eppure, il suo profilo, resta ben presente nella lista di Corvino. Per diversi motivi. Ha qualità indiscusse, ha dimostrato di saper adattare le proprie idee ai giocatori, ha equilibrio e, particolare da non sottovalutare, conosce molto bene Firenze.
Di Francesco, Pioli, e poi? Del resto in questo momento non si possono escludere sorprese. Anzi. I movimenti degli ultimi giorni invitano a tenere le antenne dritte. I segnali, nello specifico, arrivano da Roma e raccontano di un contatto forte tra la Fiorentina e Simone Inzaghi. Ambiente vicini al club di Lotito parlano addirittura di una proposta reale: un contratto di tre anni da oltre un milione netto a stagione.
“Inzaghino” è la vera rivelazione del campionato. Chiamato all’ultimo momento, ha trascinato la Lazio al quarto posto e alla finale di Coppa Italia. Ecco perché i biancocelesti non hanno nessuna intenzione di farselo scappare. In caso di qualificazione all’Europa (ormai sostanzialmente raggiunta) scatterà il rinnovo automatico (a 700 mila euro netti) del contratto.
Ecco. Semmai Lotito dovrà rivedere verso l’alto l’ingaggio. Ad oggi, comunque, tutto lascia pensare che alla fine Inzaghi resterà a Roma. Il fatto che circolino certe voci però, basta e avanza per testimoniare quanto, a Firenze, il casting sia tutt’altro che chiuso.

Di
Redazione LaViola.it