Fiorentina e Gonzalo, serve un passo in avanti e uno indietro da entrambe le parti per non dirsi addio

La benedetta tranquillità sembra non trovare mai casa nella Fiorentina. Quando servirebbe tanta serenità e unità per cercare da un momento difficile, di risultati e non solo, ecco scoppiare il caso Gonzalo Rodriguez. Sinceramente nessuno ne sentiva la mancanza, ma purtroppo in casa viola adesso c’è da fare i conti con la vicenda legata al rinnovo del contratto del suo capitano e con le dichiarazioni del suo agente, Juan Raul Iglesias, che non fanno certo pensare a una vicenda a lieto fine. Il tutto, poi, avviene in un momento dove in campo da diverse partite va la brutta copia del Gonzalo Rodriguez che tutti conoscono.

La vicenda è molto semplice: quello di Gonzalo Rodriguez è un contratto che scadrà il prossimo 30 giugno. Classe 1984, a 32 anni prova a strappare l’ultimo contratto ‘importante’ prima di lasciare l’Italia e fare ritorno in Argentina, più precisamente al San Lorenzo. Club dove è cresciuto e dove ha sempre espresso il desiderio di chiudere la carriera. La Fiorentina è intenzionata a rinnovare il contratto, anche per i due anni richiesti dal giocatore ma, e qui nasce la divergenza di vedute, con l’ingaggio di una stagione (magari aggiungendo dei bonus) spalmato in due anni. Gonzalo Rodriguez, attraverso il suo agente, però, ha fatto sapere di non volere più soldi di già quanto prende ma che la stessa cifra sia riconosciuta in entrambi gli anni.

È sicuramente l’inizio di un braccio di ferro che, speriamo, per il bene della Fiorentina e dello stesso giocatore abbia vita corta. Ritrovarsi da gennaio con il capitano e pilastro della difesa che dovrà pensare di trovare un’altra squadra visto che a giugno potrà andar via non sarà la miglior cosa per affrontare al meglio la seconda parte di stagione.

Vedremo se nelle prossime settimana la Fiorentina farà un passo in avanti e il giocatore un passo indietro per trovare un accordo. Certo, il riconoscimento di quanto fatto fino a oggi giocherà una parte fondamentale, come però sarà importante dimostrare di voler ancora indossare la maglia viola. In caso contrario, inutile ricordalo, sarebbe una sconfitta per tutti.