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Fiorentina, è difficile immaginarsi di nuovo in campo ma domani si ricomincia

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Come riporta il Corriere dello Sport Stadio, Toccherà a Sportiello sbarrare la porta al Benevento, soffocando le lacrime e la disperazione in un angolo, proprio per Astori, come lui ha insegnato. Dovranno essere forti soprattutto i più grandi, toccherà a loro, i veterani del pallone (in una squadra che spesso e volentieri è scesa in campo con l’11 più giovane della Serie A), trovare la chiave di volta per aiutare i più giovani a metabolizzare il lutto. Anche per stare vicini a Francesca, la compagna di Davide, e alla principessa Vittoria, che oltre all’affetto dei familiari più stretti potrà contare anche sui sorrisi che sono pronti a regalarle gli amici di papà.

Lo ha scritto sul suo messaggio di addio Cristiano Biraghi nei giorni scorsi: «Lotteremo ancora di più per te e per quello in cui credevi», adesso dovrà essere questo il leit motiv di questa coda di campionato. Biraghi e Laurini, in vantaggio su Milenkovic, dovranno essere gli elastici sulle fasce, mentre Pezzella e Vitor Hugo agiranno al centro della difesa. Nel mezzo, con il croato, toccherà a Benassi e Veretout cercare di ritrovare l’equilibrio, perché è adesso che comincia la scalata più dura, quella verso una ripartenza che va sancita nel nome di Astori.

Federico Chiesa, il figlio del settore giovanile che pure nelle scorse ore ha gridato il suo senso di vuoto, farà di tutto per tornare a segnare, così come Thereau, in vantaggio su Gil Dias. L’ultimo centro il francese lo ha realizzato giusto un girone fa, proprio contro il Benevento: da allora ha dovuto fare i conti con fastidi muscolari e problemi alle costole, ora ha voglia pure lui di buttare fuori tutta la rabbia che ha dentro tornando ad esultare. Simeone si ritroverà senza le parole di incoraggiamento del suo capitano, ma è anche grazie a quelle che è cresciuto. Punta ad interrompere il digiuno dalla rete che gli manca dal 5 gennaio scorso, contro l’Inter, con quel pareggio di rapina strappato in extremis: nel segno di Davide, adesso c’è da reagire.

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