Editoriali

Fiorentina, è caduta la maschera: non c’è niente da salvare, né da cui ripartire. Doveroso mettere in discussione Pioli

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Pioli cambia tutto ma non il risultato: i viola cadono nuovamente, in casa, contro il Como nonostante una prestazione catenacciara

Pioli rinnega se stesso: abbandona la difesa a 3 per schierare una Fiorentina con un più equilibrato, sulla carta, 4-4-2. Risultato? Per la seconda al Franchi i viola giocano uomo contro uomo sul Como con un unico obiettivo: non farli giocare. Ovvero, una prestazione da “provinciale” per contenere un Como che poi nel secondo tempo non ha avuto più ostacoli nel dominare la Fiorentina. Ma questa squadra non sa giocare da “provinciale” e infatti dopo mezzora è sparita dal campo.

Ennesima prestazione di una squadra che da inizio stagione non ha mai dimostrato niente: sempre in difficoltà, contro tutto e tutti. Il Como si è imposto al Franchi con gioco, idee e spensieratezza. Di fronte una Fiorentina nervosa, senza idee e sempre con l’atteggiamento sbagliato. Con due punte la Fiorentina non è stata capace di creare occasioni da gol. Kean gioca da solo, Piccoli corre e vaga per il campo in cerca di un perché.

Da una parte una squadra spensierata, con al voglia di imporsi, dall’altra una squadra vuota, impaurita, spaesata, incapace. Non c’è veramente niente da salvare in questo inizio di stagione.

Non c’è niente da salvare in questa Fiorentina: non c’è niente da salvare in questo progetto tecnico

Pioli rivoluziona tutto per invertire il trend e cosa ottiene? Niente, un’altra pesantissima sconfitta. La crisi della Fiorentina è aperta: squadra senza personalità, Pioli senza idee, errori individuali a raffica.

E pensare che in estate la società parlava di obiettivi altissimi. Ad ora c’è solo da guardarsi dietro. Una squadra che dopo 4 partite non ha segnato neanche un gol con gli attaccanti (nonostante abbia sempre giocato con almeno due centravanti). Una squadra che non riesce a dare un senso alla manovra, non ci sono idee e l’allenatore brancola nel buio.

Pioli è e deve essere messo in discussione. Arrivato per vincere, pagato 3 milioni di euro a stagione, e con un pugno di mosche in mano.

Qual è la strada della Fiorentina?

Prima a tre, ora a quattro, niente risultato, una rosa non costruita per il 3-5-2 né per altri moduli. Tante, troppe similitudini, con un anno fa, quando almeno c’era la buona sorte dalla parte viola. Riprendiamo uno slogan della passata stagione: qualcuno faccia qualcosa e possibilmente qualcosa di buono. La confusione è totale, questa squadra non ha un’idea tattica, non ha una filosofia, non ha una strategia di gioco.

E attenzione perché il calendario che attende la Fiorentina è tremendo, a partire dalla gara di Pisa di domenica prossima. Una partita che sarà stile Empoli: per loro la partita della vita, l’unica in cui conterà vincere e se la giocheranno alla morte.

La Fiorentina è in crisi totale: crisi di personalità (ennesima partita da vittime sacrificali); tecnica (errori su errori individuali); tattici (un allenatore incapace di leggere e cambiare ogni partita).

Il problema vero non sono neanche i 2 punti in 4 partite, il problema vero è che la Fiorentina oggi non esiste.

Da domani si riparte ma come? Tocca a Pioli, l’allenatore scelto per vincere, trovare la via d’uscita, perché prestazioni così non sono accettabili. La crisi è aperta, il calendario incombe, ora la Fiorentina deve dimostrare di avere la voglia e la determinazione per uscire da questa situazione.

E l’allenatore deve trovare un’idea, uno spunto, una scintilla perché ad oggi la situazione è calcisticamente drammatica. Ad oggi è la Fiorentina è lanciata in un vicolo cieco. Non ci sono soluzioni facili all’orizzonte, non ci sono grandi mosse da mettere in campo. Pioli deve inventarsi qualcosa altrimenti le cose si faranno davvero molto complicate per la Fiorentina.

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