Quanti intrecci sull’asse Firenze-Bergamo in questa estate di calciomercato. Da Zaniolo a Retegui fino a Gosens che ha scelto i viola
L’ultimo incrocio risale a circa tre mesi fa, quando Atalanta e Fiorentina si ritrovarono in campo nonostante il campionato fosse già terminato. Quel recupero, giocato lo scorso 2 giugno e vinto dai viola con una doppietta di Belotti e con l’ultimo gol fiorentino di Nico Gonzalez, è l’ultimo precedente di una sfida che sta diventando una classica del campionato, tanto che in estate il duello si è trasferito dal rettangolo di gioco al mercato. Scrive il Corriere Fiorentino.
D’altronde se Commisso nell’ultima intervista concessa alla Gazzetta dello Sport ha indicato nel club di Bergamo forse l’unico esempio positivo nel calcio italiano, società riuscita a crescere anno dopo anno sia sotto il profilo dei risultati sia delle strutture, un motivo ci deve pur essere. E poi anche se Fiorentina e Atalanta non sono partite forte la sfida di domenica rappresenta lo stesso un primo vero esame per Palladino, tecnico mai fortunato al cospetto di Gasperini con il quale non ha mai vinto nei tre precedenti con una decina di gol al passivo.
Non bastasse il parallelo con il suo predecessore, che alla terza giornata del suo primo anno in viola fu capace di andare a vincere a Bergamo grazie a due rigori segnati da Vlahovic, l’allenatore campano insegue la sua prima vittoria da quando è sulla panchina della Fiorentina e riuscirci domenica sarebbe il miglior modo per ripartire dopo la sosta. Di certo anche in estate viola e nerazzurri si sono trovati di fronte su obiettivi di mercato comuni, ingaggiando più di un duello.
Da Zaniolo a Brescianini, da Retegui a quel Musso (poi finito in Spagna all’Atletico Madrid) che la Fiorentina aveva messo nel mirino prima di puntare con decisione su De Gea. Vicende che hanno visto i bergamaschi avere la meglio su tutti i fronti seppure, almeno nel caso di Zaniolo, ancora non siano arrivate le risposte attese. Con appena 20 minuti all’attivo l’ex giallorosso arrivato dal Galatasaray, con il quale ha trattato a lungo anche Pradè, è un problema che Gasperini ha già pubblicamente segnalato, mentre sono i cinque gol complessivamente segnati da Brescianini e Retegui a raccontare la bontà delle scelte estive del club di Percassi.
La Fiorentina dal canto suo, pur essendo parsa un cantiere aperto nelle prime uscite stagionali, si presenterà a Bergamo forte di un ex come Gosens che ha già lasciato il segno, firmando all’esordio il gol decisivo per l’ultimo pari viola, quello contro il Monza prima della sosta. E dire che al ritorno del tedesco avevano pensato anche i dirigenti di Percassi, salvo poi lasciar strada libera alla Fiorentina nel trovare l’accordo con l’Union Berlino per un prestito e successivo riscatto.
Insomma in campo non mancheranno gli intrecci dopo un’estate di trattative portate avanti in parallelo, tanto più alla luce del duello tra le punte, Kean e Retegui, che si prolungherà dopo esser stati entrambi in Nazionale per la Nations League.
Se l’italo argentino era stata una delle prime idee di mercato della squadra mercato viola, poi raffreddata dalla valutazione del Genoa di oltre 30 milioni, è stato per via dell’infortunio di Scamacca che l’Atalanta ha deciso di puntare forte su Retegui, dopo che la Fiorentina aveva scommesso su Kean per risolvere l’annoso problema dell’attacco. Un altro snodo di un’estate in cui viola e nerazzurri hanno cominciato presto a ravvivare una rivalità che da domenica tornerà direttamente a confrontarsi sul campo.
Di
Redazione LaViola.it