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Fiorentina, e adesso? È partita la riflessione su Pioli, ma non solo. E i problemi da risolvere sono anche altri. Servono risposte dai Della Valle

I pessimi risultati nelle ultime sette partite hanno tolto certezze anche sul futuro del tecnico, ma sono diversi i problemi che avrebbero bisogno di soluzioni efficaci

E adesso? Serve assolutamente andare a vincere a Sassuolo per non aprire in maniera inequivocabile quella che è una ‘crisi’. D’altra parte nelle ultime sette partite di campionato giocate la Fiorentina di Pioli ha ottenuto cinque pareggi e due sconfitte, per solo cinque punti sui ventuno disponibili.

C’è un problema di risultati, c’è un problema di gol, c’è un problema di gioco, c’è un problema di giocatori, c’è un problema di obiettivi e motivazioni, c’è un problema di progetti e futuro. La sconfitta con la Juventus, che per forze in campo ci poteva benissimo stare, non ha fatto emergere tutti di un colpo questi problemi ma li ha invece confermati e amplificati.

In tutto questo – ed è la cosa che più fa preoccupare – all’orizzonte non sembrano esserci soluzioni per rimediare a una stagione che già a metà campionato potrebbe vedere i viola abbandonare l’obiettivo Europa e pensare invece alla parte destra della classifica.

Sul piano del gioco e della manovra deve essere Pioli a trovare le giuste soluzioni. Il suo operato fino a oggi, e quindi anche il suo futuro, sembra aver iniziato a far riflettere qualcuno all’interno della società, ma anche le posizioni di Pantaleo Corvino e Carlos Freitas non sarebbero più così salde. Certo, il materiale a disposizione non può far pensare a qualcosa di rivoluzionario, ma allora l’errore è stato fatto a monte quando la scorsa estate è stato avallato dallo stesso tecnico un mercato che avrebbe dovuto invece mettere a disposizione una squadra capace di lottare dell’inizio alla fine per un posto in Europa.

È vero che la scorsa estate la proprietà viola e Corvino hanno deciso di puntare su una squadra nuova, più giovane, ma forse è stato dato un valore troppo alto alla reale forza di questo gruppo. Che per arrivare in Europa, invece, dovrebbe superare i propri limiti e fare una stagione senza errori. A questo, infine, c’è da aggiungere che fino a oggi nessun giocatore arrivato dall’ultimo mercato è riuscito a incidere o mantenere le promesse.

In questa maniera sarà difficile riuscire a rimediare alle difficoltà e tornare in corsa per l’Europa League, anche perché nel mercato di gennaio non sembra esserci l’intenzione di fare investimenti importanti o andare su giocatori capaci di cambiare volto e forza della squadra.

In questa situazione poi, c’è da sottolineare la risposta delFranchi alla contestazione contro i Della Valle. In passato erano piovuti fischi dagli altri settori alla Curva Fiesole, soprattutto davanti alle offese ai Della Valle, ma contro la Juventus lo stadio non ha ‘risposto’ preferendo il silenzio.

Come a far capire che anche agli alti tifosi una Fiorentina così, dentro e fuori dal campo, non piace più. Un segnale importante che Diego e Andrea Della Valle non devono sottovalutare. È arrivato il momento che in maniera netta, chiara, in prima persona e senza demandare nessuno (oramai Andrea Della Valle parla solo tramite brevi comunicati a fine partita e non più davanti a microfoni e telecamere…) dicano cosa vogliono fare della Fiorentina di oggi e di domani.

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