Il tecnico viola continua a lavorare con i suoi principi di gioco. Buone impressioni dalle prime prove, ma la strada è solo all’inizio
È già la Fiorentina di Vincenzo Italiano, ma ancora non quanto vorrebbe lo stesso tecnico siciliano, e diversamente non potrebbe essere dopo nemmeno due mesi di allenamenti con un gruppo sottoposto alle dinamiche del mercato, amichevoli di scarso rilievo tranne una (Espanyol) e appena tre partite ufficiali tra Coppa Italia e campionato. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
LE TRE MISSIONI. “Difendere bene, attaccare benissimo”. Questo è l’obiettivo e a questo vuole arrivare Italiano. Che cosa manca? Intanto, fino a una decina di giorni fa mancava almeno un interprete fondamentale per metterlo in pratica e l’arrivo di Torreira ha colmato questa lacuna, idem gli inserimenti di Odriozola per la fascia destra e di Nastasic al centro della difesa hanno reso più completo e più vario il prisma di scelte da cui attingere. Il recupero di tutti i Nazionali consentirà a Italiano di proseguire l’opera ricercando il punto finale attraverso tre passaggi fondamentali: 1) migliorare e perfezionare gli automatismi di difesa per impedire i “buchi” che sono costati tre gol e un paio di sbandamenti all’Olimpico e poi anche il gol contro il Torino; 2) dare fluidità al gioco coinvolgendo gli esterni di difesa e innescando di più gli interni di centrocampo; 3) aumentare il ritmo e la quantità delle azioni per consentire a Vlahovic e Gonzalez di avere un numero maggiore di occasioni.

Di
Redazione LaViola.it