Come riporta il Qs-La Nazione, domani sarà un mese e il replay di Udinese-Fiorentina sembra ancora fantascienza per come se n’è andato il capitano: stessa città e squadra in ritiro in un albergo diverso rispetto al 4 marzo per motivi che è inutile spiegare, sono già trenta i giorni senza Astori e si fatica a collegare quello che è successo con il presente dei viola.
Nessuna iniziativa particolare è stata prevista dalla squadra, la presenza di Davide del resto è quasi visibile ogni giorno nello spogliatoio viola e l’input è quello di onorare il capitano sul campo. Il dolore privato resta tale, il centro sportivo viola che prenderà il nome di Astori è la prima di tante iniziative che sono allo stadio.
Parliamo di calcio allora, perché la Fiorentina arriva da quattro vittorie consecutive ed è tornata in corsa per il settimo posto che vale l’ingresso per i playoff di Europa League. Una situazione impronosticabile fino a un mese e mezzo fa, quando la squadra galleggiava nell’anonimato assoluto. Possibile turnover, perché sabato ci sarà la Roma e mentalmente ci sono alcuni giocatori in overdose di stress. Pioli sta pensando di offrire un’opportunità dall’inizio a Falcinelli e certo non sarebbe una bocciatura per Simeone che proprio contro il Crotone è tornato in gol dopo 663 minuti: semplice avvicendamento, proprio perché fra quattro giorni la Fiorentina sarà di nuovo in trasferta, fra l’altro contro un avversario di grande spessore.
Thereau ancora fuori e non convocato come l’altro infortunato Badelj, Dias è in pole per un posto sulla fascia nel contesto di un 4-2-3-1 abbastanza classico, con Benassi e Veretout assistiti da Saponara, ultimamente in versione davvero chic.
In difesa Milenkovic al posto di Laurini e Biraghi che riprende il suo posto sostituendo Olivera che è tornato titolare contro il Crotone, sabato scorso. Queste sono le previsioni, stamani l’ultima decisione di Pioli. I giocatori hanno dormito in un hotel diverso rispetto al 4 marzo e la Fiorentina fa sapere che il fatto che l’albergo si chiami «Astoria» è assolutamente casuale. Ma dopo la morte di Davide tutti sono orientati a cercare segni o rimandi al capitano, come è successo per il gol che Vitor Hugo ha segnato alle 13 (numero di maglia di Astori) nella partita contro il Benevento.
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Redazione LaViola.it