Rassegna Stampa
Fiorentina d’attacco: il piano per non fallire un’altra volta. L’Europa non aspetta
Le vittorie di Bologna e Roma impongono una vittoria a Cagliari. Tutti a supporto di Kean, c’è da far valere le qualità viola
Una Fiorentina d’attacco, giochi chi giochi. Una Fiorentina che non sia quella col Parma (e nemmeno col Celje), per dire gli esempi recenti, e non importa se il Cagliari classifica alla mano è uno di quegli avversari con cui la squadra di Palladino ormai è acclarato fa fatica ad imporsi: le vittorie di Bologna e Roma – in attesa di vedere i risultati di Juventus e soprattutto Lazio per un discorso di posizioni che interessano – costringono Ranieri e compagni a non sbagliare domani nel recupero, altrimenti il quinto posto per l’Europa League (obiettivo dichiarato seppur mai pronunciato al Viola Park in quanto miglioramento dell’anno passato) si complica tantissimo. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
TUTTI PER KEAN. E allora, con giudizio, la Fiorentina contro gli uomini di Nicola dovrà aumentare il suo peso offensivo, la sua incisività, il suo volume di azioni con altro ritmo e altra intensità rispetto a quelli messi in mostra in altre partite simili per contenuti e che non le hanno consentito di far valere la cifra tecnica superiore. A sostegno di Kean, fisicamente e con palloni da trasformare in tiri verso la porta rossoblù: Gudmundsson gli deve stare più vicino, senza tornare indietro spesso e in maniera profonda a cercarsi lui stesso palloni giocabili. Com’è successo contro il Parma. L’islandese o Beltran, visto che i due giorni in più magari potrebbero accentuare il ballottaggio minimo che esisteva fino a ieri, oppure – perché no? – Zaniolo che è ancora più adatto se si parla di aumentare atleticamente la presenza nella metà campo del Cagliari e ogni occasione per lui è fondamentale.
QUALITA’. Per le ambizioni d’Europa, alla Fiorentina è fatta obbligo un’inversione di tendenza: Fagioli, Cataldi e Mandragora hanno le chiavi della qualità di cui sopra, Dodo e Gosens (Parisi in alternativa) la possono rafforzare sulle fasce, mentre Pongracic, Pablo Marí e Ranieri sono chiamati a garantirla a protezione di De Gea (domani il portiere spagnolo ci vuole essere superando il fastidio muscolare alla coscia). Ora davvero non è c’è altra strada. Ora è vietato sbagliare.