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Da Petriccione/Venuti a Gigli/Madrigali: la crescita dei giovani, e alcune scelte sbagliate

Capezzi. Petriccione - Moena

Giovani pianticelle crescono, lontano da Firenze. O meglio: alcune stanno sbocciando, altre invece stanno facendo passi indietro. È il gruppo dei ragazzi cresciuti in viola ed ’emigrati’ in prestito tra Italia ed estero. Sono 16 in tutto. Alcuni giovanissimi, altri più maturi: vi raccontiamo le loro prestazioni settimana dopo settimana, nella rubrica di LaViola.it ‘Sguardo al Futuro’. Adesso, è tempo di primi bilanci. Tra ragazzi in crescita, e qualcuno che invece ha preso strade non ideali, per concorrenza e stili di gioco.

Partiamo dall’Italia. Nessun giovane viola a farsi le ossa in Serie A, in cinque invece sono in Serie B. Con fortune (e prestazioni) alterne. Soprattutto in due sugli scudi. Il primo è senz’altro Jacopo Petriccione. Dopo la buona annata in Lega Pro alla Pistoiese, quest’anno si è preso da subito il centrocampo della Ternana. Conquistando la titolarità pressoché inamovibile: 20 presenze su 22 gare tra campionato e coppa Italia, 1 gol e 2 assist. Qualità ma anche quantità, unite a dinamismo. Un classe ’95 che si sta imponendo in cadetteria. Bene anche Lorenzo Venuti: altro ’95, lui però al terzo anno di Serie B. Molta sfortuna nelle due stagioni precedenti, fin qui metà annata importante nel sorprendente Benevento: 19 presenze totali, 17 da titolare.

Sempre al Benevento, non sta praticamente mai giocando Ricardo Bagadur. Uno che nei primi mesi del 2016 aveva stupito tutti alla Salernitana, ma che a Benevento ha giocato solo una manciata di minuti alla prima di campionato. Poi solo panchina, o tribuna. Al Latina c’è invece Gilberto: partenza sprint con tre gare da titolare, poi un infortunio che ne ha rallentato la crescita, fino alla riconquista del posto da titolare nell’ultimo mese. Ma non sta facendo la differenza. Così come Jaime Baez. Uno che in ritiro a Moena aveva raccolto molti pareri positivi. Lo Spezia gli ha dato molta fiducia, soprattutto ad inizio stagione. Ma l’uruguaiano poche volte ha risposto presente. 17 presenze totali, 1 solo gol. E soprattutto tanta discontinuità, discreto egoismo e diverse occasioni sprecate.

Scendiamo in Lega Pro, dove ci sono ben otto giovani viola in prestito. Sopra la sufficienza senz’altro Luca Zanon, classe ’96 che con la Pistoiese ha giocato 14 gare, di cui 13 da titolare. Assente nell’ultimo mese per infortunio, ma il terzino è un punto fermo dei toscani. Bene anche Andy Bangu: in una Reggina che lotta per salvarsi, il classe ’97 è spesso tra i migliori in mezzo al campo. Fisicamente pecca qualcosa per la categoria, ma tecnicamente si fa valere. 21 presenze e 3 gol per il centrocampista. Positivo, ma a corrente alternata e soprattutto a gara in corso, Simone Minelli: dopo le belle prestazioni con le giovanili dell’Italia, per il ’97 la prima esperienza nel professionismo con l’Albinoleffe. Ben 18 presenze in campionato, ma distribuite su appena 600′. Solo sei volte titolare, spesso riesce a far cambiare marcia ai suoi nella ripresa.

Buon minutaggio ma prestazioni altalenanti per Marco Berardi: 15 presenze ed 1 gol per il classe ’96, titolare in 13 occasioni. Poche volte oltre la sufficienza, invece, Amidu Salifu: il suo Mantova naviga in zona retrocessione, per il classe ’92 ghanese 12 presenze prima dell’infortunio che lo ha tenuto fuori nell’ultimo mese.

Scelte non felici, invece, per altri tre giovani in Lega Pro: Artem Makarov, ex portiere titolare della Primavera viola, non ha mai esordito in Lega Pro. Una prima buona prova in coppa, poi sempre fuori tra problemi fisici e di altra natura. Turbolenti invece gli ultimi mesi di Saverio Madrigali. L’ex promessa del settore giovanile viola, dopo la buona annata ad Arezzo era passato al Vicenza in estate, per poi trasferirsi ad agosto, dopo un mese, al Cosenza. Qui arrivano 6 presenze nei primi due mesi, poi solo tanta panchina. Con la crescita di un ragazzo promettente di fatto frenata. Così come Nicolò Gigli. Che dopo la scorsa annata, a metà tra Lecce, Primavera viola e diversi problemi fisici, è passato al Matera. Qui tantissima panchina iniziale, nell’ultimo mese ha trovato minutaggio a gara in corso. Chissà che non possa ritagliarsi spazio in un Matera capolista nel girone C di Lega Pro.

Infine i campionati esteri. Abbastanza bene Ante Rebic all’Eintracht Francoforte, quarto in Bundesliga: 8 presenze con due assist, nel mezzo un infortunio abbastanza importante che lo ha tenuto fuori dai giochi per un mese e mezzo. Andres Schetino era partito molto bene nel Siviglia B, in Segunda Division: 12 presenze in 15 partite, poi quattro panchine di fila nel finire del 2016, con i suoi che sono scivolati a metà classifica dopo essere stati a lungo secondi. Steve Leo Beleck, per concludere, le ha giocate tutte in campionato con il suo Umraniyespor in Serie B turca. Senza, però, trovare neanche un gol.

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