Rassegna Stampa

Fiorentina: cuore, orgoglio e tre gol. E’ questa la scintilla invocata da Italiano?

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I viola ritrovano la vittoria, la prima in Conference League, avendo la meglio dei modesti scozzesi e facendo il pieno di fiducia

La Fiorentina riassapora la vittoria in Europa e in trasferta, guadagnando punti pesanti, posizioni in classifica nel gironcino di Conference. Ma soprattutto ritrova i gol degli attaccanti che mancavano da troppo tempo. Voluto quello di Jovic, cercato quello di Kouame. Che si porta a casa la palma del migliore in una gara impreziosita anche dall’assist che manda in gol proprio il serbo. Che sia questa la scintilla invocata da Italiano? Risposta a stretto giro. Scrive La Nazione.

Intanto la trasferta a Edimburgo restituisce una squadra che, nella gara emotivamente più complicata – non fare punti qui sarebbe stato un contraccolpo durissimo – ritrova buona parte della sua identità appannata. Non poco oltre i tre punti. Sorprendono le scelte del tecnico, da Gollini in porta a Terzic riproposto come quarto difensivo di destra. Con Jovic centravanti (di movimento) e Mandragora accanto ad Amrabat, regista basso con licenza di verticalizzare. Geometrie e ordine per domare la furia degli Hearts.

E l’inizio è il migliore possibile

Neppure il tecnico viola lo avrebbe sperato. Già, perché il gol di Mandragora di testa al 3’, da centravanti vero – palla laser di Terzic a piede invertito – spiana la strada alla Fiorentina. Che poi organizza e orchestra ritmo e partita su terreni a lei più congeniali. Controllare le geometrie avversarie e senza soffrire più di tanto. Facendosi vedere più volte dalle parti del portiere avversario. Anche da fuori, per la verità, e la sventola di Igor dal limite certifica il ritrovato coraggio della truppa viola. Canovaccio che va avanti per tutto il primo tempo. Con la Fiorentina sempre in controllo del pallone. Anche perché il punteggio le consente di gestire senza l’obbligo e l’affanno di segnare.

Ci prova anche Jovic che sfrutta le sponde dei compagni. Confermando di trovarsi a proprio agio più come attaccante di manovra che di posizione. Come Kouame, pronto e tecnicamente sveglio ad agganciare in sforbiciata un pallone lasciato nel mezzo dalla difesa e lavorato da Jovic. Gran gol dell’ivoriano che certifica la sua partita da copertina e la superiorità in campo dei viola. Il pericolo più grande arriva in chiusura di tempo, consegnato su di un piatto d’argento da Saponara che scivola malamente in area. Ne approfitta Grant, ma Gollini è reattivissimo e chiude lo specchio.

L’espulsione di Neilson livella definitivamente la strada alla Fiorentina che comanda a piacimento l’incontro. Ritrovando la capacità di indirizzare le partite senza subire più di tanto. La terza rete di Jovic chiude una serata da consegnare all’almanacco dalla parte giusta. Azione corale innescata dalla rubata di Quarta, perfezionata da Kouame e timbrata dal 7 viola. Spazio anche all’esordio di Bianco che per poco segna. Sarà per la prossima volta.

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