Il Corriere dello Sport in edicola stamani analizza la crisi di gol dell’attacco della Fiorentina. Bisogna risalire indietro nella storia per trovare di peggio
L’allarme-attacco in casa viola era ormai suonato da un pezzo, ancora prima chiaramente del lungo stop, ed è bastato l’1-1 contro il Brescia di lunedì sera per farlo riecheggiare ancora più forte nel Franchi deserto. Si sapeva quale fosse il limite della squadra viola – o almeno uno dei principali – in questa stagione, perché i numeri difficilmente mentono e magari vanno letti e interpretati, però quelli sono e quelli rimangono con i loro giudizi inappellabili.
RECORD NEGATIVO. E allora diamoli subito questi numeri: la Fiorentina alla giornata numero 27 ha segnato 33 reti complessive e bisogna tornare indietro fino alla stagione 2011-12 per trovare un “parziale” peggiore a poco di due terzi del percorso, ma le 14 realizzate nello stadio di casa rappresentano di per sé il record negativo sempre degli ultimi dieci campionati. Non solo: mai, sempre nel contesto dal 2010 ad oggi, il miglior marcatore della Fiorentina a questo punto aveva segnato appena 6 gol come hanno fatto Chiesa e Vlahovic (Benassi l’anno scorso e Babacar nel 2014-15 i più “vicini” con 7), e se è vero che ci sono squadre come il Verona, ad esempio, che il capocannoniere ce l’hanno ancora più sotto (l’ex Di Carmine a quota 5) e la classifica comunque sorride loro, è altrettanto vero che 6 gol rimangono pochini specie considerando che l’incidenza maggiore sui risultati viola appartiene ai gol firmati da due difensori quali sono Pezzella e Milenkovic. Ma questo è un altro discorso.
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Redazione LaViola.it