Viola rimontati e fermati al Franchi contro il Lecce. Ma giovedì servirà tutta un’altra Fiorentina per battere il Rapid Vienna
Il lupo cambia il pelo, ma non il vizio. E così, nonostante una squadra sostanzialmente rivoluzionata, il Franchi ieri ha ritrovato la solita, schizofrenica Fiorentina già vista tante volte nella scorsa stagione. Scrive il Corriere Fiorentino.
Una squadra capace di tutto, e il contrario di tutto. Anche di dominare in lungo e in largo per 45’, salvo poi addormentarsi e buttare via una vittoria che pareva già presa. Un brutto pareggio, quello di ieri col Lecce. Perché conferma vecchi limiti. E perché arriva dopo la sconfitta di Vienna. E se è giusto tener sempre buona la regola dell’equilibrio, soprattutto dopo sole tre partite, è altrettanto vero che per fare il tanto atteso salto di qualità serve (tanto) di più.
A partire da giovedì, quando la Fiorentina si giocherà il primo «dentro o fuori» della stagione. Anche per questo, dopo due gare giocate sostanzialmente con gli stessi uomini, Italiano ha dato il via alle rotazioni. E così, ecco una Fiorentina diversa per sei undicesimi rispetto a quella battuta dal Rapid. Fuori Terracciano, Ranieri, Biraghi, Mandragora, Brekalo e Nzola, dentro Christensen, Quarta, Parisi, Duncan, Sottil e Beltran. Quella di ieri insomma, è stata (anche) la partita delle prime volte.
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Redazione LaViola.it