In campionato i viola vanno in gol con il 15,2% di capacità realizzativa, secondo dato assoluto. In Conference molto meno
I due volti della Fiorentina si vedono anche ad occhio nudo. In Serie A la squadra di Palladino viaggia a ritmi pazzeschi, in Europa un po’ meno. Non solo nei risultati, ma anche nel modo di arrivarci.
SERIE A. In campionato i viola vanno in gol con il 15,2% di capacità realizzativa, solo l’Atalanta ha fatto meglio arrivando al 16%. Poi, arrivano Fiorentina, Lazio e Inter. In una parola: cinismo. Questa Fiorentina spreca pochissimo. Spesso trova il gol alla prima vera opportunità, come è stato a Como, a Lecce, col Torino etc.
EUROPA. Se si guarda ai dati della Conference League, considerando solamente la fase a gironi, sin qui la Fiorentina è la squadra che ha messo a referto il maggior numero di tentativi a rete, 67, centrando lo specchio 30 volte, segnando 7 reti. La percentuale realizzativa europea della truppa viola scende dunque al 10,4%.
SINGOLI. Logico che tra avere Moise Kean e Kouame come centravanti ci sia tutta la differenza del mondo. Lo dicono i dati, visto che l’ex Juventus sta segnando con una continuità mai avuta in precedenza e, soprattutto, con una facilità disarmante per cui, come a Como o col Torino, quello che tocca lo trasforma in oro. Per molti singoli, già giovedì contro il Pafos, sarà tempo di esami. Probabile che Palladino stravolga quasi interamente l’undici di partenza, visto che domenica ci sarà l’Inter in quello che è un vero e proprio scontro al vertice. Da chi scenderà in campo coi ciprioti servirà un apporto ben differente in zona gol rispetto a quello avuto sin qui. Non tanto in termini di gol a partita (in Serie A sono 27 in 13 giornate, quindi 2,1 a partita, mentre in Conference sono 7 in 3 gare, quindi 2,3 a partita) ma quanto in termini di cinismo. L’obiettivo è chiaro: cercare di sprecare meno energie possibili in vista del big match coi nerazzurri.

Di
Gianluca Bigiotti