Connect with us

Editoriali

La Fiorentina si conferma da metà classifica: Pioli cambia qualcosa che la crisi è dietro l’angolo. Il silenzio ‘assordante’ dei Della Valle e dei dirigenti viola

E pensare che Pioli e la squadra, almeno una parte, hanno avuto ben quindici giorni per preparare la gara contro la Spal. Serviva vincere, serviva una prova di crescita, serviva una gara per ritrovare morale e fiducia. Così, però, non è stato.

Quella vista al Mazza di Ferrara è stata una Fiorentina fragile sul piano del gioco, dell’intensità, della padronanza del campo. Una squadra senza qualità, eccetto Federico Chiesa (ci sarebbe da domandarsi perché deve giocare in questa Fiorentina ma per fortuna ha rinnovato il contratto), senza idee, molto confusionaria che cerca di andare avanti soprattutto con soluzioni personali che corali. Una volta che ci sono riusciti è arrivato il gol di Chiesa.

Questa è una Fiorentina (purtroppo lo diciamo da tempo) drammaticamente da metà classifica. Ma vedendo lo score, sette sconfitte in tredici partite, la stagione della squadra di Pioli potrebbe diventare allarmante e la lampadina rossa accendersi.

D’altra parte questa è una Fiorentina composta per gran parte da giocatori che con la Serie A, quella che conta, quella da primi sette posti in classifica, non hanno nulla a che fare. Non è in discussione l’impegno dei giocatori viola, quello non manca, ma il fatto che non abbiano qualità, estro, margini importanti di crescita.

E in tutta questa situazione inizia a essere messo sotto osservazione anche l’operato di mister Pioli. Che probabilmente all’inizio della sua avventura in viola non si immaginava poi di avere a disposizione una squadra del genere, ma sicuramente più competitiva. Il fatto di dire che è comunque una squadra giovane, in costruzione, non può più essere usate come scusante, visto che tra poco si arriverà al giro di boa del campionato.

Pioli e il suo staff lavorano molto giorno dopo giorno ma qualcosa non va. Serve prendere delle decisioni, anche drastiche. La squadra non ha una sua identità, una sua anima. Giovani come sono dovrebbero avere tanta ‘fame’ di vincere, invece niente. Anche partite come quelle col Crotone e Spal (solo per citarne due) diventano vette insormontabili per Simeone e compagni. Se poi anche lui ci mette del suo e dice della Fiorentina a Ferrara “abbiamo fatto un buon primo tempo, ma siamo stati poco efficaci davanti” allora, forse, c’è da fare qualche riflessione. La reazione, in parte, c’è stata nel secondo tempo ma quanto fatto è bastato solo per evitare la sconfitta.

E in tutto questo, infine, continua il silenzio assordante dei Della Valle, del presidente Cognigni, del direttore generale Pantaleo Corvino. Indubbiamente per tutti loro le cose in casa viola vanno bene e che il campionato della Fiorentina va nella direzione giusta. Evidentemente tifosi viola, addetti ai lavori e media vedono e osservano tutt’altra situazione.

225 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

225 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Editoriali

225
0
Lascia un commento!x