Tutti speravano in un buon esordio della squadra viola nel nuovo campionato, ma contro il Chievo Verona la squadra di Stefano Pioli è andata oltre ogni aspettativa.
Un netto, roboante, 6-1 che porta le firme di Milenkovic, Gerson, Benassi (due gol), Chiesa e Simeone.
Davanti a oltre 27mila spettatori (di cui 20.119 abbonati) i viola sono partiti col piede giusto, dimostrando di avere potenzialità per fare bene in questa stagione. È stata la gara dell’esordio per Lafont, che tra alti e bassi ha iniziato a capire cos’è la Serie A.
Milenkovic, adattato in difesa a destra, ha realizzato un gol pazzesco. Il primo in Serie A. Segno evidente che non è un difensore ‘bloccato’ ma che può portarsi in avanti e quando capita l’occasione riesce a essere molto concreto. È stata la gara dove c’è stata la conferma che Biraghi più che il terzino farà l’esterno aggiunto, un po’ come faceva Alonso in maglia viola.
È stata la prima gara con la Fiorentina per Gerson e Edimilson. Il brasiliano ha subito dimostrato di avere grandi potenzialità.
Qualità, forza fisica e piedi buoni. Può veramente rivelarsi l’arma in più della Fiorentina. Edimilson, un po’ a sorpresa, è stato messo da Pioli in cabina di regia. Non avrà i tempi di gioco di Badelj, ma ha dimostrato di avere tanta volontà d’imparare bene il ruolo.
C’è stata l’ennesima conferma del lavoro oscuro di Benassi, che viene evidenziato maggiormente solo quando segna (e la sua prima in campionato l’ha visto segnare una doppietta), ma soprattutto del potenziale d’attacco.
Per prestazione, occasioni da gol avute, assist, voglia di lottare e non mollare mai su nessun pallone, Chiesa e Simeone hanno già iniziato a dimostrare il proprio valore. Che sarà ancor più concreto e incisivo con Marko Pjaca, che proprio contro il Chievo Verona ha giocato una manciata di minuti nel finale per iniziare a ritrovare il ritmo partita.
Le premesse, le potenzialità, in questa Fiorentina ci sono, toccherà a Pioli e alla sua squadra trovare il sistema per far rendere tutti al massimo per puntare a obiettivi importanti e prestigiosi.
Impossibile non toccare l’argomento contestazione. La Curva Fiesole, o una parte, ha deciso di rompere definitivamente con i Della Valle. Cori, striscioni, contro la proprietà della Fiorentina, mentre è stato dato il pieno sostegno e tifo a Pioli e alla squadra, dall’inizio alla fine della partita.
Una contestazione, però, che non è piaciuta al resto dei tifosi degli altri settori del Franchi che hanno provato a rispondere con tanti fischi. Cosa accadrà da ora in poi? Sicuramente è sempre più netta la spaccatura nella tifoseria viola ma l’impressione è che siamo solo all’inizio di una storia con un finale ancora tutto da scrivere.
Di
Gianni Ceccarelli