Rassegna Stampa
Fiorentina c’è un treno per l’Europa da non perdere: serve battere l’Atalanta
I viola ospitano l’Atalanta in un match che tanto può dire sul percorso in campionato della formazione di mister Italiano
Chi l’avrebbe detto, un paio di mesi fa, che quella di stasera sarebbe stata la grande occasione per agganciare il settimo posto. E aggredire il sesto posto? Probabilmente, se qualcuno l’avesse solo pensato, sarebbe stato preso per matto. E invece basta dare un occhio alla classifica per accorgersi che la Fiorentina non è poi così lontana. Anzi. Una vittoria infatti, vorrebbe dire portarsi a soli quattro punti dall’Atalanta. Scrive il Corriere Fiorentino.
E sarà anche vero, come dice Gasperini, che per i nerazzurri «essere ancora davanti ai viola è un’impresa» ma bisognerebbe mettersi d’accordo su cosa sia, allora, la stagione di Vincenzo Italiano e dei suoi ragazzi. Con un piede e mezzo in finale di Coppa Italia, ad un passo dalla semifinale di Conference League. E nonostante questo, ed una prima parte di stagione difficilissima, ancora in scia (appunto) al Gasp. E pensare che prima dell’ormai mitologica trasferta di Verona, la Dea stava addirittura 16 punti più su.
Due mesi (e sei partite dopo) quel distacco è sceso a sette con la possibilità di accorciare ancora
«Noi dobbiamo puntare sempre alla vittoria — diceva ieri Italiano — anche se abbiamo nelle gambe tantissimi impegni e stavolta troveremo un avversario fortissimo, con un allenatore top ed un gioco molto efficace. Sarà un altro esame. Ci sono ancora nove gare di campionato e il nostro obiettivo è scalare più posizioni possibili». Il mister insomma non lascia niente. Al contrario. Raddoppia. Animato da un fuoco ardente. E deciso a tutto pur di giocarsela fino alla fine su tutti i fronti.
Il problema, come sempre per chi rincorre, è che il margine d’errore è molto vicino allo zero. Basta un passo falso insomma, per ritrovarsi (quasi) al punto di partenza. Per questo quella di oggi è quasi un’ultima chiamata in chiave Europa. Anche se per farsi un’idea più concreta sulla classifica reale bisognerà aspettare intanto la giornata di mercoledì. Quando, la Juventus, saprà se riavrà indietro o meno i 15 punti di penalizzazione per il caso plusvalenze. L’altro ostacolo, ormai si sa, sta nei tanti sforzi ravvicinati. «Valuteremo chi sta meglio — il pensiero di Italiano — sarà importante mettere in campo chi potrà partire forte fin da subito».
Anche perché l’Atalanta è squadra non solo piena di qualità ma capace, soprattutto, di portare ritmi ed intensità ai massimi livelli. Per questo l’assenza di Amrabat (affaticamento, si spera di recuperarlo per giovedì) peserà parecchio. Al suo posto, al fianco di Mandragora, spazio a Castrovilli. Per il resto l’idea è presentarsi con l’abito migliore. Rimandando al ritorno con il Lech Poznan qualche rotazione in più. In difesa quindi si rivedrà Quarta mentre là davanti ci sarà ancora Cabral, con Ikonè, Nico Gonzalez ed uno tra Bonaventura e Barak a supporto.