Viola in campo in casa dei nuovi campioni d’Italia che arriveranno all’appuntamento dopo giorni di festeggiamenti a Napoli
«Ora godiamocela, venite tutti domenica allo stadio per la grande festa». Se mai ce ne fosse stato bisogno, giovedì sera, è stato Aurelio De Laurentiis in persona a fissare l’appuntamento. Stadio Diego Amrando Maradona, domenica, ore 18. Più che una partita, un party a ritmo di tango e pallone. Una festa che vivrà uno dei momenti più esaltanti e che, suo malgrado, coinvolgerà anche la Fiorentina. Scrive il Corriere Fiorentino.
«Felice per Napoli e il Napoli, grazie Aurelio per aver riportato uno scudetto nel nostro Meridione», ha scritto Commisso in un messaggio al collega. E poi ancora: «Sono felice per te che hai fatto tanti sacrifici in questi anni lottando non solo contro gli avversari ma spesso anche contro critiche ingiuste». Parole che, domenica, potrà rivolgergli di persona. Anche il sindaco Nardella, sui social, ha parlato di «sogno napoletano che si avvera».
Del resto, che questa partita potesse diventare quella del «delirio azzurro», era nell’aria da tempo
Da quando si è capito che il Napoli avrebbe conquistato il suo terzo scudetto con largo anticipo. E se contro l’Udinese Osimhen e compagni hanno trovato il punto che gli mancava, quella con i viola sarà la prima occasione per gioire insieme ai propri tifosi. E basta pensare a quello che è successo in queste ore per immaginare in che tipo di situazione si ritroveranno Vincenzo Italiano ed i suoi ragazzi. Un clima bello, emozionante. E che (magari) farà da ulteriore stimolo in vista della finale di Coppa Italia e della doppia sfida con il Basilea. Ma che rischia di complicare parecchio la trasferta viola.
Tutto questo, a contorno di una sfida che per i viola, nonostante il clima e l’attesa per i prossimi appuntamenti nelle coppe, rappresenterà comunque uno snodo a difesa dell’ottavo posto. La sfida insomma, sarà riuscire a trovare la concentrazione giusta. Senza farsi distrarre. Ma cercando di sfruttare un Napoli che si presenterà all’appuntamento con giornate (e nottate) di baldoria. Di certo, Italiano, non potrà non pensare anche a giovedì. Quando, al Franchi, arriverà il Basilea per la semifinale d’andata di Conference.
Facile immaginare la solita rotazione di uomini. Con titolari come Cabral (ieri ha preso anche una botta in allenamento) e Nico destinati alla panchina. Perché una volta visto cosa vuol dire vincere, la voglia di una festa viola sarà ancora più forte. E, semmai volessero capire di cosa sarebbe capace Firenze, potrebbero andarsi a vedere le immagini del ‘96 quando, in 40 mila aspettarono la squadra di rientro da Bergamo.
Di
Redazione LaViola.it