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Rassegna Stampa

Fiorentina caccia alla vittoria. A Palladino manca da marzo

Ancora nessuna vittoria in questa stagione con il tecnico che gli ultimi tre punti li ha visti addirittura a metà marzo

16 marzo 2024: questa la data dell’ultima vittoria di Raffaele Palladino. Allora si trattava di un Monza-Cagliari (1-0, rete di Daniel Maldini), che di fatto decretò la salvezza dei brianzoli. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.

Sono passati sei mesi da quella gara: in mezzo per Palladino è cambiato tutto; è cambiata soprattutto la panchina e con essa le ambizioni e responsabilità. Dopo cinque pareggi consecutivi – tutti raccolti contro squadre sulla carta più deboli – adesso anche lui è chiamato a dare una risposta, soprattutto in termini di risultati.

APPROCCIO

Cinque segni x consecutivi, gare dallo sviluppo diverso ma con alcuni punti in comune. Le amnesie difensive da matita blu innanzitutto, ma non solo: mettendo in fila quanto visto finora, da Parma al 2-2 col Monza, notiamo un andamento simile. La Fiorentina è andata sotto sia alla prima, che col Puskas (andata) che all’ultima.

E anche contro il Venezia e nel ritorno di Conference in Ungheria l’approccio era stato da dimenticare, con finali quasi sempre in crescendo. In generale, nei primi 480 minuti dell’era Palladino – contando anche i supplementari di Felcsut, la Fiorentina è stata in vantaggio solo per 57 minuti.

RECORD NEGATIVO

Da domenica, comincerà davvero il nuovo corso: l’ha detto lo stesso Palladino, gli ha fatto il coro Ranieri nel post-partita col Monza. Con due settimane di lavoro nelle gambe in più, ma con un piatto che – in termini di punti in campionato – deve essere rimpolpato il prima possibile. Tre punti in Serie A nelle prime tre. Solo al primo anno di Commisso, col Montella-bis, c’era stata una partenza peggiore, con un punto nei primi duecentosettanta minuti in campionato.

Allora, però, era arrivato un successo, alla prima in assoluto di Commisso in Coppa Italia col Monza. Per trovare l’ultima volta che la Fiorentina aveva chiuso le iniziali cinque stagionali senza vittoria dobbiamo risalire addirittura allo stretto dopoguerra, annata 1946-47, era la Viola di Guido Ara, poi esonerato alla sedicesima di A. Allora i tre punti erano arrivati alla sesta.

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